lunedì, febbraio 20, 2006

Compendio sull'economicità dei miracoli

Moltiplicare i pani e i pesci... uno può pensare che sia una bella cosa. Il mio predecessore si bullava spesso di questa sua peculiare capacità.

Ma c'era un motivo valido per farlo? E' possibile, moltiplicando pane e pesce, fare proseliti per la propria religione? Certo che sì.

Potenzialmente, moltiplicando i pani potresti distruggere completamente il mercato alimentare mondiale: i panifici falliscono, molti altri cibi non vengono più comprati perchè tanto il pane è gratis, nessuno compra più la farina, quindi la domanda di prodotti agricoli subisce una flessione tremenda...
il mercato della carne precipiterà per l'offerta illimitata di pesce, molta gente che vive solo di pesca si troverebbe senza un lavoro e sarebbe costretta a rubare per vivere, il crimine aumenterebbe, l'insicurezza pure. Con l'insicurezza che cresce e la situazione economica catastrofica, la povertà dilagherebbe. Da povero, uno non può formare la propria cultura più di tanto, e così molto probabilmente si ficcherà in una chiesa e ascolterà un prete. Ed ecco un nuovo adepto.

12 commenti:

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

sbagliato, perchè il mercato delle verdure, o comunque tutto ciò che non è sostituibile da pane e pesce è già occupato da chi le sta già producendo. Quindi chi lavorava nel settore connesso con carne e grano non ha un altro lavoro da fare e si dovrebbe accontentare di sopravvivere.

Karoo ha detto...

bè ti assicuro che tanta gente darebbe il suo braccio destro per "sopravvivere". ma sti cazzi del mercato.

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

non consideri che non verranno creati necessariamente nuovi bisogni nello stesso settore. Anzi, sicuramente i soldi risparmiato andranno da un'altra parte, e la crisi del settore ci sarà. Il consumo e il bisogno di verdura rimarrà invariato, quindi a poco serve coltivarne di più. Non significa che il prezzo calerà fino a zero, perchè oltre a una certa soglia in cui il profitto diventa negativo si esce dal mercato. Insomma quando il mercato è saturo. Un mercato saturo non presuppone automaticamente prezzi popolari.

L'economia è un aggregato, e gli effetti in un settore importante sono pervasivi. I soldi non spesi in cibo non verranno spesi in altri prodotti agricoli, quindi gli ex produttori si troveranno con un capitale immobilizzato, sotto forma di terreni, inutilizzabile

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

la fai troppo facile, i vantaggi su altri settori si materializzano nell'arco di mesi/anni, la crisi del settore agroalimentare è istantanea. e è improbabile che tutti i produttori di grano e carne possano cambiare lavoro così rapidamente

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

Sì sono tutte cose con cui concordo. Ma nella realtà esiste un'incongruenza temporale che fa sì che le conseguenze negative arrivino sempre prima, producendo altre conseguenze negative.

Altrimenti si può dire che chi ora alleva polli può darsi a un'altra attività perchè i soldi che prima si spendevano in polli ora si spendono in altre cose, e quindi altri settori cresceranno. E' vero che cresceranno, ma c'è chi sarà in crisi comunque.

Karoo ha detto...

io sono profano ma ripeto: se ci fosse cibo per tutti la gente lavorerebbe solo per comprarsi cose superflue. Tutti gli arrivisti rosicheranno perchè con i loro prodotti alimentari non diventeranno milionari ma sti cavoli. Non vedo cosa ci sia di male, la crisi non toccherebbe la gente comune. Se poi mi dite che con cibo illimitato staremmo tutti male io non ci arrivo :(

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

il punto fondamentale del circolo vizioso è la cultura, in mancanza della quale uno mediamente si fionda ad ascoltare il prete di turno.
Esiste vivere, ed esiste sopravvivere.

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

la diagnosi è confucio allora

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

ma assolutamente no! forse ti confondi con lao tze.
se c'è qualcosa di cui parla confucio, è proprio come migliorare la società, ed è in particolare per quello che si ricorda.

Karoo ha detto...

personalmente credo che "il tuo unico .." sia un pò ottimista, la cultura non è affatto più diffusa. E' vero che il livello di cultura raggiungibile e raggiunto da alcune persone è di molto maggiore a prima e cresce di generazione in generazione, ma la massa rimane sempre ignorante. Basti vedere i numeri, ovvero quante sono le persone che prendono ancora i testi sacri alla lettera, che sono superstiziosi fino al maniacale (che per quanto mi riguarda vuol dire anche non passare sotto le scale per via della sfiga) che parlano per frasi fatte etc.
ma in verità il problema delle persone (e non della società che è solo un derivato) è la scarsa coscienza del proprio comportamento .. vabbè mi sto dilungando troppo cmq il concetto è che per me l'ignoranza la fa da padrone.

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

mi risulta che siano esistite più rockstar intelligenti che preti ascoltabili.

anzi, si ascoltasse di più il rock....

Karoo ha detto...

Io i preti li rispetto tantissimo perché a differenza di tanti hanno almeno di nomina dedicato la loro vita ad un concetto, per quanto condivisibile o meno sia.
Quando vedo un prete quindi lo identifico assolutamente con uno steriotipo positivo, estremamente positivo. Poi tutti quelli che ho visto non lo rispettavano, ma non per questo il significato di "prete" assume un carattere negativo dentro di me. Se lo facesse sarei esattamente un bigotto che ragiona per steriotipi.