lunedì, marzo 27, 2006

Il profeta Isaia disse:

Guai a quanti chiamano bene il male e male il bene: che trasformano le tenebre in luce e la luce in tenebre; che trasformano l’amaro in dolce e il dolce in amaro; che trasformano il vino in acqua e l’acqua in vino

detta l’ultima frase, il profeta Isaia morì tragicamente di fulmine. Qualcuno che intendeva nell'immediato futuro fare qualcosa con acqua e vino non lo gradì.


certo nessuno ci dirà mai queste cose. I preti della falsa chiesa inventano la metà di quello che dicono... se poi ci aggiungi che non dicono la metà di quel che fanno, ne consegue che i preti non esistono

8 commenti:

Zer0 ha detto...

Certo che la bibbia è proprio piena di ste incongruenze...

Viene da chiedersi come sia riuscita la religione cristiana a diffondersi in modo così rapido. Probabilmente, come la maggiorparte dei cristiani, nessuno all'epoca leggeva la bibbia ^^

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

beh, era proibito.
il primo a tradurre i testi sacri in linguaggio comune è stato lutero, ed è stato considerato un affronto alla chiesa....

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

certo che non c'è, l'ho aggiunto io!

devo confessarti che nella bibbia originale non c'era nemmeno scritto "sia ENEL" come sta scritto più giù.

l'altra parte è una citazione di Woody Allen, non ricordo da dove però. Non ha intenti seri, almeno questo post

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

io non condanno la presunzione. E' un atteggiamento che socialmente conviene, fa bene alla propria immagine.

ma se la presunzione è anche interna, ovvero si pensa di non avere nulla da imparare, c'è poco da fare i moralismo perchè ci si accorge presto di come gli altri ti superino.

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

la spiegazione fa acqua da tutte le parti. non è che vendendo statue e altari la chiesa smette di guadagnare soldi. Però intanto con quelle ricchezze (economicamente parlando, immobilizzate) si può fare qualcosa di produttivo che generi altre ricchezze.

il papa stesso si è espresso a riguardo della ricchezza della chiesa, e ha detto che "è ricchezza di tutti, anche i poveri vogliono che sia così". Come dire, mi tengo l'oro e vi prendo pure per il culo

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

ad ogni modo il latino non era certo compreso dalla maggior parte della popolazione. E i sacerdoti protestanti leggendo il vangelo in tedesco in pratica hanno fatto sentire alla gente comune per la prima volta cosa c'era veramente scritto... e ripeto, la cosa non andò giù a Roma.

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

no non necessariamente far pagare il biglietto. E' possibile anche venderla, una statua. E il ricavato puoi investirlo in tutti i modi che vuoi.

Non ha senso dire che "non ne rimarrebbe più per domani", perchè non si parla di cose che generano flussi di cassa: l'oro nelle chiese sta là per essere guardato, e nè oggi nè domani crea valore, neanche economico.

Anonimo ha detto...

guarda che non è più necessario ormai da molti anni che la banca nazionale abbia in riserva oro per il valore di moneta erogato. e poi vendetele a musei 'ste statue no? cosi la gente se ne ha voglia se le vede, e in più il valore economico chiaramente tiene conto del valore storico, non credere che la pietà di michelangelo te la comprino al kg di marmo, quindi non si perde gran che.