domenica, luglio 16, 2006

[12]E disse: «Signore, Dio del mio padrone Abramo, concedimi un felice incontro quest'oggi e usa benevolenza verso il mio padrone Abramo! [13]Ecco, io sto presso la fonte dell'acqua, mentre le fanciulle della città escono per attingere acqua. [14]Ebbene, la ragazza alla quale dirò: Abbassa l'anfora e lasciami bere, e che risponderà: Bevi, anche ai tuoi cammelli darò da bere, sia quella che tu hai destinata al tuo servo Isacco; da questo riconoscerò che tu hai usato benevolenza al mio padrone».

Che dritto questo servo! Inventa il concetto di appuntamento al buio e già lo porta a livelli estremi: neanche dire "la riconoscerò perchè porta un fiore rosso sul vestito". NO! Questo dice a dio cosa dovrà far dire alla donna prescelta! Cioè: io mi a lei ("abbassa l'anfora e lasciami bere"... complimenti per le buone maniere) e lei dovrà avere la risposta pronta. Ovviamente andando a tentativi il servo si prenderà non pochi ceffoni da parte di chi non è la prescelta...

[15]Non aveva ancora finito di parlare, quand'ecco Rebecca, che era nata a Betuèl figlio di Milca, moglie di Nacor, fratello di Abramo, usciva con l'anfora sulla spalla. [16]La giovinetta era molto bella d'aspetto, era vergine, nessun uomo le si era unito. Essa scese alla sorgente, riempì l'anfora e risalì.

La nipote di Milca... quindi in linea teorica parente alla lontana di Isacco. Vabbè.
La prima cosa che lei notò fu "guarda questo, sta parlando da solo. probabilmente ha sete"

[17]Il servo allora le corse incontro e disse: «Fammi bere un pò d'acqua dalla tua anfora». [18]Rispose: «Bevi, mio signore». In fretta calò l'anfora sul braccio e lo fece bere. [19]Come ebbe finito di dargli da bere, disse: «Anche per i tuoi cammelli ne attingerò, finché finiranno di bere». [20]In fretta vuotò l'anfora nell'abbeveratoio, corse di nuovo ad attingere al pozzo e attinse per tutti i cammelli di lui.

La suddetta Rebecca, non essendo mai stata con un uomo prima d'ora, era per così dire "molto" disponibile, anche col primo servo che le capitò sotto tiro. Quindi si fece un mazzo così per dare da bere pure ai cammelli.

[21]Intanto quell'uomo la contemplava in silenzio, in attesa di sapere se il Signore avesse o no concesso buon esito al suo viaggio. [22]Quando i cammelli ebbero finito di bere, quell'uomo prese un pendente d'oro del peso di mezzo siclo e glielo pose alle narici e le pose sulle braccia due braccialetti del peso di dieci sicli d'oro.

ommioddio un pagamento tramite piercing d'oro al naso. La bibbia comincia a farsi troppo trash!

[23]E disse: «Di chi sei figlia? Dimmelo. C'è posto per noi in casa di tuo padre, per passarvi la notte?». [24]Gli rispose: «Io sono figlia di Betuèl, il figlio che Milca partorì a Nacor». [25]E soggiunse: «C'è paglia e foraggio in quantità da noi e anche posto per passare la notte».

Rebecca era emozionatissima: finalmente uno che chiedeva di passare la notte con lei. a casa sua. Il servo si rese conto solo dopo del doppio senso della sua frase. Ma ormai era tardi, Rebecca nel viaggio di ritorno si esibì in atteggiamenti poco da bibbia.

1 commento:

Firewoman ha detto...

ahahahahahahahahahahaha...
omamma devo riprendere fiato dal ridere!!! L'anello al naso!!! Alla nipote della mucca Milca! ahahahahahaha