venerdì, settembre 08, 2006

[9]Allora Lia, vedendo che aveva cessato di aver figli, prese la propria schiava Zilpa e la diede in moglie e Giacobbe. [10]Zilpa, la schiava di Lia, partorì a Giacobbe un figlio. [11]Lia disse: «Per fortuna!» e lo chiamò Gad.

Un'altra?? Ancora una schiava per il volenteroso Giacobbe! E già me l'immagino la scena, il piccolo Gad, che troveremo spesso in tv, spunta fuori dalla Zilpa e Lia dice "Oh per fortuna!", e Giacobbe dice "Ma per fortuna di che? Te non hai fatto niente!"

[12]Poi Zilpa, la schiava di Lia, partorì un secondo figlio a Giacobbe. [13]Lia disse: «Per mia felicità! Perché le donne mi diranno felice». Perciò lo chiamò Aser.

Sì, ma pensiamo alla felicità della povera schiava che si vede sottratto il figlio appena nato! dio non fa niente? Non dice "Giacobbe, quello è figlio della Zilpa, ella è un'essere umano come tutti, e pertanto non può essere posseduta come un oggetto, quindi dà alla Zilpa i suoi figli"? Deduciamo che quindi ancora oggi cristiani ed ebrei tollerano la schiavitù. Ora capisco, quel sacerdote a Milano che stava curando l'anima -e non solo quella- di un bambino rom non stava facendo nulla di male per il suo dio!

[14]Al tempo della mietitura del grano, Ruben uscì e trovò mandragore, che portò alla madre Lia. Rachele disse a Lia: «Dammi un pò delle mandragore di tuo figlio». [15]Ma Lia rispose: «E' forse poco che tu mi abbia portato via il marito perché voglia portar via anche le mandragore di mio figlio?». Riprese Rachele: «Ebbene, si corichi pure con te questa notte, in cambio delle mandragore di tuo figlio».

Uh che bello, un mazzo di fiori in cambio di una notte di sesso. Tanto alta era la valutazione di Giacobbe per le sue donne. Era circondato da ninfomani, ma ora che ci penso hanno sempre preso loro l'iniziativa, tanto da arrivare a dirgli quando e con chi avrebbe dovuto cornificarle. Un po' fiacchetto quest'uomo! Insomma, chi ha pane non ha denti!

Figurarsi se Ruben fosse tornato con una zuppa di lenticchie...

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