lunedì, ottobre 16, 2006

Il giovane Isoruku Sakamashiro era fiero delle sue profonde convinzioni cristiane, ma non poteva farne molto parola in giro. Era infatti nato in Giappone a metà degli anni ’20, in un’epoca in cui lo shintoismo e il culto dell’imperatore erano la religione di stato. Le cose non migliorarono con la guerra contro gli USA, Sakamashiro dovette seguire il proprio culto in gran segreto, per paura che fosse indicato come spia americana.

Una cosa però era sicura: il cristianesimo sancisce che non esiste un omicidio che sia giustificato. Se si fosse trovato in battaglia, lui non avrebbe mai sparato, neanche per difendersi. Se uccideva andava all’inferno.

Per sua fortuna, non fu destinato a Iwo Jima o a Okinawa, ma a una tranquilla batteria contraerea nella città di Hiroshima.
Il tempo scorreva tranquillo, ma dopo qualche mese le notizie avevano cominciato a farsi più brutte ed strane sagome nel cielo giapponese avevano iniziato a fare capolino.

Sakamashiro riuscì a evitare di dover sparare, finchè un bel giorno di agosto accadde un fatto inconsueto. Il suo superiore, Chuici Katamoto, si avvicinò e disse:"Giovane Isoruku, so che tu coltivi la morale cristiana. Non è un problema per me, ma ho notato che non hai mai sparato un colpo e il tuo cannone è ancora avvolto nel cellophane. Se non abbatti nessun aereo, qualcuno potrà insospettirsi."

In quel momento l’aria fu solcata da un aereo americano. Uno solo! Cosa ci faceva tutto lì per conto suo?
"Sakamashiro! Devi abbatterlo!"
"Non posso, quell’aereo ha 8 uomini di equipaggio, non posso uccidere 8 uomini!"
"Ma se non lo fai ucciderà migliaia di persone! E’ un omicidio a fin di bene!"
"No, secondo la mia religione non esiste un omicidio per giusta causa! L’omicidio non è MAI la giusta via!"
"E allora come vuoi fare per fermare quegli americani?"
"Proverò a convincerli da quaggiù, magari si pentiranno e torneranno indietro! Ehiiii lassù, mi sentite? Dio non vuole che voi ci uccidiate, io ho pietà di voi quindi non vi sparo, ma voi tornare indietro!!! Oh... me ne accorgo solo ora, quell’aereo ha scritto Gay sulla carlinga... quelli non sono timorati di dio! Però non posso ucciderli lo stesso..."

Il suo superiore era allibito, come in trance, ma fu subito risvegliato da un fischio sordo. Contemporaneamente l’aereo americano virò di 180° e tornò indietro. Una luce accecante e un’onda d’urto apocalittica investirono la città, compresa la postazione del povero cristianissimo Sakamashiro.
L’ultima cosa che il giovane vide fu un immenso fungo nel cielo, poi più nulla. I suoi ultimi pensieri furono "E’ vero, saranno morte 100.000 persone, ma almeno io non ho ucciso nessuno!"


Ebbene in verità vi dico, non è la vita del giovane Sakamashiro simile a quella di un medico a cui i pazienti chiedono di staccare la spina? Non si tratta forse di scegliere di togliere una vita per fare del bene? Il giovane che si rifiuta di sparare al bombardiere causando la morte dei suoi compratrioti non è forse il medico che si rifiuta di staccare la spina causando una prolungata sofferenza a un’altra persona? Non è lo stesso principio in discussione? Ovvero, si può uccidere a fin di bene? La risposta, ci dimostra il povero Isoruku, è sì.

10 commenti:

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

i due casi hanno in comune solo in concetto di "omicidio".

cristianamente parlando, è omicidio tanto uccidere una bambina, abbattere un equipaggio e uccidere chi lo chiede

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

non mi sembra che oggettivamente l'eliminazione di chi ha convinzioni differenti possa essere classificato come fin di bene.

qui si tratta di una transazione razionale, 8 vite per 200.000, quindi è una cosa giustificata dai semplici numeri. Nel caso dell'eutanasia è giustificata dal fatto che non esistono vittime ma beneficiari.
Secondo la morale cristiana, non va in "paradiso" anche chi salva delle vite umane?

così come per esempio la pena di morte, che è ora come ora l'unica forma di omicidio "legale", non ha un fine che la giustifichi (e negli stessi paesi l'eutanasia non è permessa).

Darkaillean ha detto...

Sbagliato ... Giusto ... Giusto ... Sbagliato...

Secondo me l'uinica cosa sbagliata è che il diritto a decidere sia negato "dall'alto". Mi spiego: se io non sono cristiano perchè deve essere la Chiesa, nel nome di un Dio cui io non credo, a decidere per me? Non sarebbe meglio dare il diritto di poter scegliere liberamente? Se poi i cristiani, seguendo la loro morale, ritengono che sia giusto soffrire perchè la sofferenza avvicina a Cristo ebbene è giusto che possano scegliere di continuare a vivere.

Ma i cristiani vedono l'eutanasia come una forma di suicidio e quindi (citando le parole di un certo parroco che conosco) come un rigettare in faccia a Dio il Suo dono più prezioso.

Ora, se io non credo in Lui, a chi cacchio lo sto gettando in faccia il dono suddetto (che, nel caso in cui una persona arrivi a soffrire al punto da non avvertire neppure l'impulso dell'istinto di sopavvivenza, non si può di certo definire dono)?

Eppure è anche lecito sperare oltre ogni speranza.

Io credo che la cosa migliore sia la libertà di scelta. Altrimenti la religione cristiana si pone sullo stesso piano di altre.
Esempio pratico della mia risposta al parroco di cui sopra: allora, dato che nella Bibbia c'è scritto "non prenderai il sangue del tuo fratello" non si devono fare le trasfusioni! Hanno ragione i Testimoni di Geova! (Ovviamente il parroco c'è rimasto un po' male...)

Sono con te Messia! Il diritto a decidere è decisamente di chi le cose le soffre sulla sua pelle.

Pipino il Breve ha detto...

Il tuo blog mi piace molto, scrivi in modo divertente, non sempre intelligente, sai qualcosa del cristianesimo, ma non molto, ma soprattutto questa volta hai fatto un esmpio abbastanza confuso:
- il fatto che ogni omicidio sia uguale è una tua opinione (come per qualunque peccato grave ci sono diverse condizioni)
- il fatto di ragionare con il senno di poi rende il problema molto diverso: se fosse stato un aereo di ricognizione?
- l'eutanasia è un problema della chiesa moderna, l'omicidio è espressamente contemplato da prima
- con questo esempio si può giustificare la guerra preventiva ed ogni tipo di repressione, cose che vanno ben al di là della religione..

Matteo77 ha detto...

Vista da fuori ti dò ragione, non fa una piega... ma ad essere sincero non so se sarei della stessa opinione trovandomici dentro.
Tutto questo a prescindere dal dottore... io mi riferisco alla situazione che si trovano ad affrontare il malato e i suoi famigliari, e la decisione secondo me spetta a loro (il malato e la sua famiglia) e non ai media o ai professoroni con la testa insonorizzata.

Pipino il Breve ha detto...

[quote]Non scherziamo! Tutti, chi più chi meno, conosciamo le basi del cristianesimo, della sua morale, anche senza essere laureati in teologia.[/quote]

Ciascuno ha un'idea della morale cattolica, come ciascuno ha un'idea di un mucchio di altre cose, ma quest'idea non è necessariamente giusta e completa.

In tutto ciò anche io sono per uno stato laico, ma i cattolici sono un serbatoio di voti del quale nessun politico si può privare a priori, quindi nessuno pesterà i piedi alla chiesa.

Ripeto: a parte la chiesa, il ragionamento del post si può applicare facilmente per giustificarela guerra preventiva, i soprusi dei regimi assolutisti ed a ogni porcata che i potenti fanno, quindi attenzione prima di dire " è giusto attaccare chiunque sia un potenziale pericolo".
Ciò non toglie che la richiesta del diritto all'eutanasia vada portata avanti..

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

beh la guerra preventiva finora mi sembra non abbia seguito il ragionamento "fare meno morti possibili", piuttosto "ammazzare 50.000 mediorientali di serie b per non rischiare che muoiano 3000 occidentali di seria a". Quindi non si può dire che sia questa la filosofia che la consente.

per fare un esempio di attualità, se la Corea vaporizzasse una città giapponese e dicesse di volerlo rifare, diciamo che sarebbe giustificato andarlo a impedire.

per quanto riguarda il cristianesimo, ho subito la stessa educazione che ogni cristiano riceve "a parte la cresima", e in più mi interesso di religioni. quindi se io ci capisco poco, un normale cristiano ci capisce ancora meno

Pipino il Breve ha detto...

"beh la guerra preventiva finora... sia questa la filosofia che la consente."

Nella pratica hai ragione, ma la giustificazione ufficiale è uccidiamoli prima che ci uccidano(e comunque il motivo reale è l'interesse economico di alcune lobby che se ne fottono sia dei morti da una parte che da quelli dall'altra).

"per fare un esempio di ..a impedire."

Così hai perso la prima città, non sarebbe meglio attaccarla prima?

"per quanto riguarda .. ancora meno"

A parte il fatto che non tutto si riduce al catechismo di quando avevamo 12 anni(che per inciso è normalmente abbastanza limitato), temo anche io che un cristiano normale ci possa "capire ancora meno", anche il papa ci capisce pochetto, però in giro c'è gente che ne sa e se ti capita l'occasione di parlargli te lo consiglio, io ho imparato un sacco di cose.

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

è chiaro che la prima mossa non può essere evitata.
l'omicidio come forma di prevenzione non potrebbe mai essere giusto in presenza di fattori non certi, come la volontà effettiva di lanciare una bomba...

Firewoman ha detto...

ciao, è un po che non riescoa scrivere sul blog per motivi di lavoro, comunque appena posso mi faccio una letta.
pienamente d'accordo con darkaillean e gli altri sulla sua linea, a proposito dell'eutanasia...
per paloma: è vero che forse la godibilità maggiore di questo sito è data dall'aspetto goliardico, ma non è la prima volta che si affrontano temi seri nei commenti e mi sembra anche giusto, ogni tanto, mettere da parte le battutacce e concentrarsi sulle cose serie. Sì, ci sono blog più profondi, come quello di Zero o quello dell'Hereticus, ma non mi sembra che stoni un po'di serietà anche qua.
Se c'è un argomento che ben si presta a saltare dalle cazzate alla serietà è proprio la religione che, come la politica, condiziona moltissimo la vita e quindi è giusto vederle sotto entrambi gli aspetti.

Per concludere, anch'io non trovo azzeccato il paragone eutanasia - Hiroshima, ma che ci vuoi fare, tutti possono sbagliare, anche il messia...