domenica, novembre 26, 2006

[16]Poi levarono l'accampamento da Betel. Mancava ancora un tratto di cammino per arrivare ad Efrata, quando Rachele partorì ed ebbe un parto difficile. [17]Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: «Non temere: anche questo è un figlio!».

"Ma grazie tante!!" urlò Rachele "Credevo di partorire un enorme sasso, ma ora mi hai tranquillizzata, è un figlio! Come farei senza di te...."

[18]Mentre esalava l'ultimo respiro, perché stava morendo, essa lo chiamò Ben-Oni, ma suo padre lo chiamò Beniamino.

Ma che squallore! Giacobbe!! Tua moglie è morta, la sua ultima volontà è stata dare il nome al figlio, e tu lo cambi subito dopo!

[19]Così Rachele morì e fu sepolta lungo la strada verso Efrata, cioè Betlemme. [20]Giacobbe eresse sulla sua tomba una stele. Questa stele della tomba di Rachele esiste fino ad oggi.

Ma com'è che in questo libro dettato da un dio compaiono riferimenti temporali a un tempo presente? Non dovrebbe, per dio, il tempo essere un fattore di poco conto quando stai dettando cose che dovranno sopravvivere per i secolideisecoliamen?

[21]Poi Israele levò l'accampamento e piantò la tenda al di là di Migdal-Eder. [22]Mentre Israele abitava in quel paese, Ruben andò a unirsi con Bila, concubina del padre, e Israele lo venne a sapere.

Brava gente, veramente brava gente. Fatemi capire, questo era il popolo eletto, quello preferito da dio, il prediletto?

1 commento:

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

in albania c'è una legge che consente se lo si desidera di seppellire ai bordi della strada un parente morto in incidente stradale.

boh tanto sono solo ossa.