martedì, febbraio 28, 2006

La sacra bibbia director's cut: sermone #4

Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.

questo burlone di un dio... "colloca" (con una pinzetta? con la mano? aveva la funzione "deploy units"?) questo ometto in giardino. Gli dice "questi alberi sono graditi alla vista e buoni da mangiare". L’uomo tenta di mangiare un albero, ma scopre che il legno sa di tappo. "Ti ringrazio dio per questi alberi, ma non è che c’hai un po’ di semolino?" rispose il neonato uomo


Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi. Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre intorno a tutto il paese di Avìla, dove c’è l’oro e l’oro di quella terra è fine; qui c’è anche la resina odorosa e la pietra d’ònice. Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre intorno a tutto il paese d’Etiopia. Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre ad oriente di Assur. Il quarto fiume è l’Eufrate.

Innanzitutto: che te ne fai dell’oro quando sei nudo in mezzo a un giardino? lo useresti per comprarti i vestiti, ma dio non ha ancora creato i negozi di abbigliamento, e anche se l’avesse fatto, non ci sarebbero uomini per gestirli. ammesso che l’unico uomo al mondo sia anche l’unico imprenditore, che gestisce la filiera dal cotone al consumatore, l’oro non servirebbe. non servirebbe raffinarlo per fare gioielli, perchè non ci sono donne a cui regalarli.
Inoltre, essendo uno dei materiali più presenti in Eden, dovrebbe automaticamente essere uno di quelli che valgono meno. Se esistesse il valore.

Inoltre, chi ha dato il nome ai paesi? in base a che lingua? c’è un solo uomo sulla terra ma esistono i confini?

Ad ogni modo, anche qui notiamo il macabro senso dell’umorismo di dio, che butta il suo primo uomo in medio oriente. L’eden sarà stato un paradiso, ma se sta vicino all’iraq e all’etiopia, con le piogge che hanno grazie tante che è durato poco. In seguito dio creò il pollice verde, e scoprì di aver fatto una cazzata.

lunedì, febbraio 27, 2006

La Sacra Bibbia Director's Cut: parte 3

Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro, perchè c'era l'Inter, e perchè aveva già fatto il sabato di straordinari non pagati.

Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. E poi l'Inter aveva vinto!

Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.


Pochi millenni dopo nacque Sim City e l'opera di creazione diventò, da un qualcosa di elitario, roba da masse.

Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata - perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo e faceva salire dalla terra l'acqua dei canali per irrigare tutto il suolo.

Già il TG5 titolava "preoccupante siccità, non piove da... non è mai piovuto nella storia. Sciopero dei contadini allo slogan "non piove, governo ladro". Dio rispose "ma che volete, che vi cada l'acqua dal cielo??". L'idea si rivelò vincente, e fece balenare a Dio un progetto sadico da attuare in seguito.


allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita Fu creato dunque l'uomo, e contemporaneamente la pista di coca.

e l'uomo divenne un essere vivente. per rimediare fu inventata la TV.

venerdì, febbraio 24, 2006

I talenti

C'era una volta un ricco impresario , un po' avanti con gli anni.
In preda a una crisi di demenza senile, prima di partire per una vacanza diede ai suoi 3 domestici dei soldi: 5 talenti (talento = dialettale per dire milione, così come "carta" voleva dire 1000 lire) al primo, 2 al secondo e 1 al terzo.

I tre domestici tornarono in Romania e non diedero più notizie.

Tempo dopo ci riprovò con 3 domestici più fedeli. Anche loro presero i soldi e tornarono a casa.

Al terzo tentativo però l'impresario trovò collaboratori fidati. Erano dei servi, insomma erano domestici, giardinieri... tutte quelle robe là.

Il primo servo con 5 talenti corse subito a comprare, rivendere, affittare: i fondi d'investimento garantivano troppo poco, così fece da solo. Così come tutti sono convinti di guidare una macchina meglio degli altri, allo stesso modo tutti sono convinti di leggere il mercato e giocare in borsa altrettanto bene.

Lo stesso fece il secondo servo.

Il terzo prese il suo milione e lo nascose sottoterra.

Purtroppo per lui, un seminatore stava passando in quel momento, sbagliò come sempre mira e seminò del granoturco sopra il milione: le radici lo rovinarono irrimediabilmente.

Al ritorno, il padrone chiese un rapporto dai tre servi. Il primo gli presentò l'unica cosa che gli era rimasta: il conto del suo broker. le dot.com sembravano così attraenti...

Il secondo mostrò fiero il suo portafoglio azionario con azioni Enron, Parmalat e Cirio. Poi Paolo Trombin apparve e gli fece capire che il tutto ormai valeva poco meno di un budino.

Il terzo si mostrò a mani vuote, dicendo che quel deficente del seminatore gli aveva fatto fuori i soldi.

Al che l'impresario elogiò il terzo servo, unico a non avere un saldo negativo.


La morale è: se uno fa di professione il servo, che ti aspetti, una scalata alla Microsoft?

giovedì, febbraio 23, 2006

Dedico lo spazio di oggi a una figura veramente stupenda: il profeta Isaia.


Quest’uomo è uno dei principali riferimenti nel vecchio testamento, con circa 60 capitoli al suo attivo.

E’ quindi una voce influente per quanto riguarda la definizione del pensiero ebraico-cristiano.

Dunque alla sua importanza è dedicato questo speciale. Doverosamente direi!

Citiamo alcune delle sue chicche più divertenti:

Il Signore degli eserciti passa in rassegna
un esercito di guerra. Vengono da un paese lontano, dall’estremo orizzonte, il Signore e gli strumenti della sua collera, per devastare tutto il paese. Urlate, perché è vicino il giorno del Signore;
esso viene come una devastazione da parte dell’Onnipotente. Perciò tutte le braccia sono fiacche, ogni cuore d’uomo viene meno; sono costernati, spasimi e dolori li prendono, si contorcono come una partoriente; ognuno osserva sgomento il suo vicino; i loro volti sono volti di fiamma. Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della terra un deserto, per sterminare i peccatori.


In tutta la sua opera si parla di questo "signore degli eserciti". Sì insomma, una visione molto in sintonia con quella che c’è oggi. Ce lo vediamo dio sulla torretta di un carro armato col binocolo in mano che chiama con una radiolina un’incursione dell’aviazione.
Poi il trattamento che questo dio misericordioso vuole concedere ai nemici (babilonesi, in questo caso) è tale che un campo di concentramento nazista verrebbe ribattezzato "campo della felicità", se venisse confrontato.

Non gioire, Filistea tutta,
perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva.
Poiché dalla radice del serpe uscirà una vipera
e il suo frutto sarà un drago alato.


Certamente! E dal drago alato uscirà un goblin. E dal goblin uscirà una pixie. E dalla pixie uscirà un folletto. Dal folletto uscirà un unicorno. E dall’unicono uscirà un bastone che percuoterà la filistea (tutta).


Per questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab,
si lamentano tutti;
per le focacce di uva di Kir-Carèset
gemono tutti costernati.


oddio, saranno così tremende queste focacce d’uva? Magari provate a zuccherarle...

Ecco, Damasco sarà eliminata dal numero delle città,
diverrà un cumulo di rovine.
Le sue borgate saranno abbandonate per sempre;
saranno pascolo dei greggi
che vi riposeranno senza esserne scacciati.


Infatti Damasco, com’è risaputo, non esiste più. Però mi spiace per i suoi abitanti... voglio dire, migliaia di anni ad aspettare la distruzione, sempre con la tensione alle stelle... e non arriva mai. Mi chiedo se sanno che saranno distrutti.... prima o poi!

mercoledì, febbraio 22, 2006

Il Figliuol Prodigo

Nei sobborghi di una grande città del nord Italia, viveva una famiglia composta da un facoltoso padre, un figlio introverso ma in gamba che studiava al Politecnico, e suo fratello, un fighetto frequentante il terzo anno di Bocconi.

Un giorno, quest'ultimo si trovò senza soldi in piena zona Navigli. La vista di tanti bei locali con tanti vip e tante modelle gli fece capire che non avrebbe mai più dovuto trovarsi in quella zona senza soldi.

Andò dal padre, e pretese la sua parte di eredità. "Uè papi, dammi il bancomat che me ne vado a vivere con la mia compa". Il padre, dopo una sanissima toccata nei bassifondi, ricordò al figlio che non era ancora morto. Tuttavia, temendo che il figlio intendesse accelerare tale processo, acconsentì. Aprì un conto nella BPM intestato al figlio, il quale prese il bancomat e se ne andò.

Tra il "cell nuovo per la Giusi" e "i Richmond come quelli che aveva il Frà", il conto presto si esaurì. Senza soldi, la sua vita sociale finì: la ragazza lo lasciò, gli amici scomparvero.
"Quanto era meglio una volta dal papi" pensò il giovane. Finalmente si convinse: sarebbe tornato dal papi a lavorare seriamente, basta con gli amici che senza soldi ti voltano le spalle!

Quando tornò, il padre lo vide: "Uela, sei stato via per ben due giorni! Come va?".
"Papi, ho finito i soldi, mi sono convinto che è meglio che io inizi a..."
Non fece in tempo a finire la frase:"Uè ma tranquillo, ti faccio subito il bonifico. Come sai, le cose in fabbrichètta non vanno benissimo, ma trasferirò i soldi dal fondo università di tuo fratello".
Al chè il giovane interruppe le sue riflessioni:"Ue fiiiga vabbè! torno dalla compa e mi rimetto con la giusi!"
Quando il fratello venne a saperlo, protestò con il padre: "Ma come, mi me fas un cù cusì e te dè i sghè a qual baluba".
"Figliolo, io voglio bene a tutt'e due allo stesso modo. Credevo di aver perso tuo fratello, ed è tornato, quindi dovevamo festeggiare no?"
"....no! Ha speso in due giorni quello che io spendo in un anno!"
"Ma è tornato da me! E io sono sempre disposto ad accogliere un figlio che torna.

Il figliol prodigo tornò altre 9 volte in 2 settimane, facendosi ricaricare continuamente il bancomat.

Poco dopo, anche il fratello cominciò a fare lo stesso, perché conti alla mano era molto più conveniente.



La morale è: se siete ancora lì a farvi il mazzo smettetela: non ne vale la pena.

lunedì, febbraio 20, 2006

Compendio sull'economicità dei miracoli

Moltiplicare i pani e i pesci... uno può pensare che sia una bella cosa. Il mio predecessore si bullava spesso di questa sua peculiare capacità.

Ma c'era un motivo valido per farlo? E' possibile, moltiplicando pane e pesce, fare proseliti per la propria religione? Certo che sì.

Potenzialmente, moltiplicando i pani potresti distruggere completamente il mercato alimentare mondiale: i panifici falliscono, molti altri cibi non vengono più comprati perchè tanto il pane è gratis, nessuno compra più la farina, quindi la domanda di prodotti agricoli subisce una flessione tremenda...
il mercato della carne precipiterà per l'offerta illimitata di pesce, molta gente che vive solo di pesca si troverebbe senza un lavoro e sarebbe costretta a rubare per vivere, il crimine aumenterebbe, l'insicurezza pure. Con l'insicurezza che cresce e la situazione economica catastrofica, la povertà dilagherebbe. Da povero, uno non può formare la propria cultura più di tanto, e così molto probabilmente si ficcherà in una chiesa e ascolterà un prete. Ed ecco un nuovo adepto.

giovedì, febbraio 16, 2006

Tutti voi sapete com'è nato mio fratello circa 2000 anni fa. Quello che non sapete è che ha provato a reincarnarsi proprio quest'anno per raggiungermi e darmi una mano, e per farlo ha dovuto scatenare gli stessi eventi. O meglio, un pochino diversi.

Cominciò tutto in una piccola e semplice famigliola: lui era un falegname, lei sua moglie. Piccola peculiarità: lei in tanti anni di matrimonio non gliel'aveva mai data una volta. Per coprirsi le spalle diceva di essere vergine. Lui dunque nella sua beata ingenuità era sereno, sapendo che sì, non avrebbe mai consumato con sua moglie, ma almeno nessun altro l'avrebbe fatto.
In una delle ricorrenti scappatelle, invece, alla mogliettina capitò un piccolo incidente col sig. Gabriele Arcangelo, uno dei tamarri della zona.
Consapevole che ormai non si poteva più far niente, lei decise di dire tutto a lui. "Chi è stato??!!" domandò lui. "Ma chi vuoi che sia stato... lo spirito santo?" fu la risposta. Al che il tonto e analfabeta falegname si tranquillizzò e iniziò a pregare il cielo per ringraziare dell'evento. Lei non sapeva se ridere o piangere.

9 mesi dopo la coppietta cercò un ospedale dove far partorire lei, ma in quel momento a Betlemme c'era l'intifada, e dopo essere passati attraverso una sassaiola palestinese e in mezzo ai tank israeliani, i due trovarono un umile giaciglio, un garage vicino al deserto. Lì venne alla luce il figlioletto. "Che bello, mi somiglia pure!" tentò di convincersi l'ingenuo falegname. Fuori faceva molto freddo, e il bambino fu costretto a scaldarsi con ciò che l'umile garage consentiva: lo scarico di una Punto e di un Defender.
Qualche giorno dopo, saputa la notizia, tre re decisero di rendere omaggio al neonato. Erano tre sovrani molto saggi, si chiamavano Blair, Berlusconi e Bush. Una voce mistica li guidò verso il punto dell'umile garage. Era quella del loro GPS. "Tra-100-metri-svolta-a-sinistra": i 3 re seguirono il segnale divino e arrivarono a rendere omaggio al bambino. Bush diede in dono dell'oro, preso a prestito dal fondo per lo stato sociale nel suo paese. Blair donò della mirra, fatta con essenze estratte in campi di lavoro sottopagati in formalmente ex-colonie britanniche. Berlusconi regalò dell'incenso, era quello che faceva con tutti dare del fumo e far credere che si tratti di un regalo.

Dopo questo evento, il mio reincarnato fratello decise di tornare indietro perché proprio non era il caso. Fece sì di ammalarsi di alzheimer, e fece fallire un referendum in Italia per evitare di essere curato.

E così si concluse la breve storia di Jesus II.

martedì, febbraio 14, 2006

La sacra bibbia director's cut: sermone #2

Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona.

dunque, ricapitolando, dopo aver creato le stelle e quindi i sistemi solari con uno schiocco di dita, dio torna alla terra. Ci ficca uccelli e pesci, e non contento crea il pesce pilota e il pesce volante. Crea grandi mostri marini, tipo quello di Loch Ness che subito dice a dio "tu non esisti", o come il sottomarino classe Sea Wolf.


Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari, perchè ho voglia di caviale; gli uccelli si moltiplichino sulla terra, perchè ho voglia di frittata e uova di quaglia».E fu sera e fu mattina: quinto giorno.

Anch'io ho provato a incitare i miei storioni ad essere più fecondi perché mi renderebbero straricco, ma niente.


Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie»

Deduco che all'epoca esistevano gli alberi di animali. Per esempio l'anatro. Altrimenti non si spiega il "la terra produca esseri viventi". un po' strana come suddivisione poi. Per esclusione deduco che il "bestiame" siano i mammiferi, e le "bestie selvatiche" siano gli altri esseri viventi, tipo funghi e monere, anche se non mi sembrano bestie, e neanche selvatiche.... boh

E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra. Poi facciamo l'uomo vegetariano, che è convinto che tutte le bestie selvatiche, il bestiame, i pesci, gli uccelli e i rettili dominino su di lui»

eh me lo ricordo quel giorno... festeggiai con uno stinco di bestiame arrosto!

lunedì, febbraio 13, 2006

La sacra bibbia director's cut: sermone #1

Oltre a essere, principalmente, il nome di quella che un tempo era una band superlativa, "Genesis" è riconducibile anche ai primi capitoli della bibbia.

Come è stato creato il mondo?

In principio Dio creò il cielo e la terra.
Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. «Sia controllore dell'ENEL e sia contatore»


Dunque, dio per dire due sostantivi e un articolo e per constatare che andava tutto bene ci mise 24 ore. In un intero giorno, era stata creata solo la terra e l'ENEL.

Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio chiamò il firmamento cielo. Si accorse di aver fatto un po' di casino con l'acqua e si ripromise di lavorarci il giorno dopo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.

Ok qui ci sta impiegarci un giorno intero per formulare una frase tanto complicata. Tra l'altro mi chiedo, se non c'era il cielo o firmamento che sia, cosa separava la Terra da Saturno?

Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne.Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie. La Cirio e l'uomo Del Monte provvedano a passarli e imbottigliarli». E così avvenne:

E qui direi che dio ha recuperato in pieno dall'ozio dei due giorni precedenti. Drenaggio, aratura e semina di tutto il terreno in un giorno! Sticazzi!

Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte. E così avvenne: Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle.

.....ma allora ci sta prendendo per il culo? Ci mette un casino a creare uno stupido pianetino, e schioccando le dita ne crea miliardi e miliardi di molto più grossi? E poi non lo sapeva che la luce minore non è una luce?

Lasciamo perdere allora, è chiaro che si tratta solo di scena.

Parabola #1: La pecorella smarrita

"Un pastore ha cento pecore
che al mattino porta a pascolare.
Alla sera ritorna al suo ovile e le conta tutte, una per una;
ma... 90, 97, 98...... 99 ??? ..... ne manca una!
Allora lascia le novantanove
pecore al sicuro nel recinto
e va in cerca
della pecorella smarrita
per tutta la notte;
quando l'ha trovata, l'abbraccia,
se la mette sulle sue spalle
e torna a casa pieno di gioia per fare festa"


Questo diceva in pratica il mio predecessore.
Non si considerava

1) Se il pastore fosse pigro da non andare a cercare le pecore che perde, entro 100 giorni non ha più pecore e deve iniziare a rubare per vivere.

2) Non si è smarrita, è scappata.

3) La pecora dovrebbe forse essere contenta di tornare all'ovile?

Nel 2006 le cose stanno diversamente:

Un proprietario di un allevamento clandestino in Sardegna ha 100 pecore che nutre con amore con farine animali. Un giorno, prima che tramonti il sole, il suo lavoratore, un giovane albanese di 19 anni clandestino lavorante in nero, nota che manca una pecora. Una pecora vale migliaia di euro, il giovane lo sa, e se non torna perde il lavoro e lo rispediscono a Durazzo! Senza timore, il pastore si avventura attraverso le montagne del Gennargentu, e alla fine trova la pecora smarrita! Se la mette sulle spalle, a nulla serve all'animale dimenarsi: è stato libero anche troppo a lungo. Riportato all'allevamento, tutti sono lieti del ritorno della pecorella, e tutti, pieni di gioia, fanno festa. Con le sue costolette fritte.

Morale della favola: se un figlio di dio perdesse la retta via, interverrebbe subito il buon pastore perchè se tutti si perdessero e nessuno fosse recuperato, non ci sarebbero più fedeli e calerebbe drasticamente il fatturato della chiesa cattolica. che arriverà dove c'è bisogno di aiuto, eh!

Tra di voi, figli miei.

Il papa dei cattolici un giorno disse:"le religioni fai da te non vanno bene".
E’ vero. Ma gesù da qualche parte dovrà pur aver cominciato. Così come con il fratello maggiore che è finito male, il tempo mi darà ragione e dopo la mia morte la gente riempirà le chiese per sentire le parole che vi tramando. Le vie del signore sono infinite, e così come una madonna può muovere il lobo di un orecchio e i mormoni leggono un libro dettato da un cilindro e una pietra, questa nuova religione ha il suo testo sacro dettato, direttamente dal simpatico ma timido dio, in un blog. Inutile dire che dio esiste. Ma rimarreste delusi nel sapere che non è il dio che tutti credono...

Ad ogni modo, i testi sacri su cui lavorare ci sono già. La bibbia e il vangelo, nonostante tutto, hanno venduto più copie della trilogia di Star Wars e del disco bianco dei Beatles messi insieme, anche se il disco bianco sta rimontando. Naturale ispirarsi a questi rinomati best seller con personaggi tanto azzeccati. Tuttavia ciò che differenzia le varie confessioni è l'interpretazione che si fa di questi libri! Ogni interpretazione risulta più evoluta della precedente, ragion per cui al mondo serve una fede aggiornata al 2006. Tale interpretazione verrà data in questi lidi.