martedì, novembre 18, 2008

25 Dio guardò la condizione degli Israeliti e se ne prese pensiero.

E l'economia degli egiziani? Perchè nessuno pensa all'economia degli egiziani?


1
Ora Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb.

In realtà il nome Zippora non mi soddisfa. Io la figlia di Ietro l'avrei chiamata Aqualung.
Inutile dire quanti giochi di parole si potrebbero pensare con il suo nome.... un compagno che in pratica si chiama "dietro" è il sogno proibito di ogni bullo in età infantile.


2 L'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma quel roveto non si consumava. 3 Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a vedere questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?».

"Oooooh! Ma è un miracolo!!" esclamò Mosè
"Ebbene sì figliolo. Io sono dio, tenere una fiamma che non consuma il roveto è una bazzecola per me!"
"Che? No no... parlo del tuo accendino. Come hai fatto a dare fuori a tutto quanto senza che il vento ti spegnesse l'accendino? E' incredibile!!"


4 Il Signore vide che si era avvicinato per vedere e Dio lo chiamò dal roveto e disse: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!».

Un cespuglio in fiamme ti chiama per nome. Tu rispondi:

A) come sai il mio nome? Che storia è questa? E perchè l'albero non brucia? E dov'è il comburente?
B) non ci credo! Questo è proprio un brutto trip. Voglio dire... è un brutto trip. Sì insomma, un brutto trip. Un brutto trip, già.
C) Eccomi

Maggioranza di risposte A: una mente sospettosa è una mente sana. Bravo!
Maggioranza di risposte B: eh sì era davvero un brutto trip. Ma un trip di quelli brutti, un po' come un brutto trip.
Maggioranza di risposte C: signori e signore, un cretino.


5 Riprese: «Non avvicinarti!

Questo perchè Mosè si era avvicinato, si era scottato, poi aveva detto "Ok proviamo ora, magari non scotta più.... ahi!! Ok, forse se lo prendo da sotto.... ahi!! Ok vabbè tanto non mi interes...preso!! ahi!!". E allora dio ha preferito terminare lo spettacolo.


Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!». 6 E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe»

"Tu sei il cosa di chi? Senti, guarda che sono stato educato da degli egiziani, azzo ne so di chi era Abramo!!"


Mosè allora si velò il viso, perché aveva paura di guardare verso Dio.

Fintanto che dio è una fiamma, c'è una spiegazione anche più razionale.


7 Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti; conosco infatti le sue sofferenze.

"Conosci le sue sofferenze? Vuol dire che abusano sessualmente anche di te ogni giorno?"
"Beh, ne conosco molte. Non proprio tutte"
"Costruivi piramidi?"
"No, ma qualche tempo fa mi avevano ordinato un mondo e avevo solo 7 giorni per farlo. Il mio capo era un tale schiavista.... poi per la fretta quel mondo è venuto uno schifo, ma vabbè"

venerdì, novembre 14, 2008

Allora Mosè ebbe paura e pensò: «Certamente la cosa si è risaputa». 15 Poi il faraone sentì parlare di questo fatto e cercò di mettere a morte Mosè. Allora Mosè si allontanò dal faraone e si stabilì nel paese di Madian e sedette presso un pozzo.

Ah.... tutto qui. Fatemi capire, ci hanno fatto una testa così con questa parte, ci hanno dedicato metà di un film d'animazione... e invece si tratta di 2 misere righe?
Insomma, delitto e castigo. Ma nell'arco di un ventesimo di pagina.


16 Ora il sacerdote di Madian aveva sette figlie. Esse vennero ad attingere acqua per riempire gli abbeveratoi e far bere il gregge del padre. 17 Ma arrivarono alcuni pastori e le scacciarono. Allora Mosè si levò a difenderle e fece bere il loro bestiame.

Visto il modo che ha Mosè di difendere la gente, già mi immagino la fatica che deve aver fatto per scavare tutte le fosse per i pastori! Sta assumendo rapidamente le sembianze di un terminator che difende gli ebrei... "nel nome del dio di abramo isacco e giacobbe, beccati questo -pew pew pew-"


18 Tornate dal loro padre Reuel, questi disse loro: «Perché oggi avete fatto ritorno così in fretta?». 19 Risposero: «Un Egiziano ci ha liberate dalle mani dei pastori; è stato lui che ha attinto per noi e ha dato da bere al gregge». 20 Quegli disse alle figlie: «Dov'è? Perché avete lasciato là quell'uomo? Chiamatelo a mangiare il nostro cibo!».

"Hai ragione, scusaci papà" disse una delle figlie, pensando tra sè e sè:
"Oh tranquillo, anche senza cibo l'abbiamo ringraziato a modo nostro lo stesso! Anzi non credo che in questo momento gli sia rimasta forza per tornare qui"


21 Così Mosè accettò di abitare con quell'uomo, che gli diede in moglie la propria figlia Zippora. 22 Ella gli partorì un figlio ed egli lo chiamò Gherson, perché diceva: «Sono un emigrato in terra straniera!».

Gherson, successivamente storpiato in garçon. Censurabile pregiudizio razziale: Mosè chiamava gli emigrati "garçon", come dire "ehi sguattero!"


23 Nel lungo corso di quegli anni, il re d'Egitto morì. Gli Israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio.

Il quale stava ormai da secoli dormendo, se non si è capito ancora. Tuttavia un secolo equivaleva a circa mezzora per lui.


24 Allora Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua alleanza con Abramo e Giacobbe.

Ovvero: gli israeliti si lamentarono talmente tanto che svegliarono dio, che si lamentò con il suo segretario.
"Ma chi è che fa tutto sto casino?!"
"Ehm... eccellenza dio, è la tribù con cui ha stretto l'alleanza"
"Alleanza? Io stringo alleanze?"
"Ieri sera..."
"Ieri sera? Ma non ricordo niente..."
"C'erano i suoi amici e avete bevuto, signore... e mentre era ubriaco ha stretto l'alleanza"
"Oh no, è successo di nuovo! Con chi stavolta?"
"Un popolo un po' bislacco... rubavano e si arricchivano, prendevano schiavi ma ora si lamentano perchè schiavi lo sono diventati"
"Mai che stringa alleanze con popoli tranquilli... che so, gli svizzeri!"

lunedì, novembre 10, 2008

3 Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi mise dentro il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo. 4 La sorella del bambino si pose ad osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto. 5 Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Essa vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo.

Me lo immagino se succedesse ora! "C'è qualcosa nel fiume, vallo a prendere"
"E' una nutria, maestà. Sta rosicchiando una siringa!"

6 L'aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva. Ne ebbe compassione e disse: «È un bambino degli Ebrei». 7 La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: «Devo andarti a chiamare una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino?».


"Chiaro che no! Gli ordini sono di ucciderlo, quindi adios"
E qui si conclude la bibbia.
Tutto ciò che seguirà sono elucubrazioni su cosa sarebbe successo se il bambino fosse stato salvato.


8 «Va'», le disse la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. 9 La figlia del faraone le disse: «Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario». La donna prese il bambino e lo allattò. 10 Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: «Io l'ho salvato dalle acque!».

In realtà era troppo lungo chiamarlo "salvato dalle acque dalla schiava della figlia del faraone", per cui si è ricorsi a questa semplificazione.


11 In quei giorni, Mosè, cresciuto in età, si recò dai suoi fratelli e notò i lavori pesanti da cui erano oppressi. Vide un Egiziano che colpiva un Ebreo, uno dei suoi fratelli. 12 Voltatosi attorno e visto che non c'era nessuno, colpì a morte l'Egiziano e lo seppellì nella sabbia.

Interessante. Dunque un ebreo che colpisce un egiziano è perdonabile, ma non viceversa. Mosè comincia malissimo!


13 Il giorno dopo, uscì di nuovo e, vedendo due Ebrei che stavano rissando, disse a quello che aveva torto: «Perché percuoti il tuo fratello?». 14 Quegli rispose: «Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Pensi forse di uccidermi, come hai ucciso l'Egiziano?».

Se questo fosse un film d'azione hollywoodiano, Mosè direbbe "indovinato", tirando fuori due mitragliatrici e aprendo il fuoco. Ma purtroppo, come già detto, queste sono elucubrazioni, e nelle elucubrazioni non succedono cose così divertenti.

martedì, novembre 04, 2008

NON SOLO GOMA - La catastrofe umanitaria non è solo a Goma, circondata dalle forze del generale ribelle Laurent Nkunda. E’ in fiamme anche il nord, il triangolo dove si incontrano le frontiere di Uganda Sudan e Congo. In quell’aera ha colpito il Lord Resistance Army, letteralmente Esercito di Liberazione del Signore, un gruppo ribelli ugandesi famoso per la sua ferocia.

ASSALTI E MAGIA NERA - L’Esercito di Liberazione del Signore è diventato famoso perché assaliva i villaggi e rapiva i bambini. Poi faceva loro un lavaggio del cervello, li terrorizzava, li sottoponeva a pratiche di magia nera e infine, Bibbia in mano, li costringeva a assalire di nuovo il loro villaggio e ammazzare i genitori. Sul loro capo Joseph Kony pende l’accusa di crimini contro l’umanità da parte della Corte Penale Internazionale. Lontano dagli occhi indiscreti dei giornalisti, degli operatori umanitari e della Monuc, i miliziani dell’LRA massacrano senza pietà e apparentemente senza motivo la popolazione del Congo.


Cito questa parte di un articolo del Corriere. L'attualità non è l'argomento principale di questo blog e nonostante la gravità della situazione in Congo non affronterò la questione, magari dicendo che si dovrebbe costringere il Belgio a mandare un contingente di pace a suo carico.

Mi limito a lasciare questo excursus sull'Esercito di Resistenza del Signore. Più è più volte sentiamo i cristiani vantare una presunta superiorità culturale manifestata dal fatto che i terroristi e i tagliagole sono esclusivamente islamici e indù. Se in questo caso sono palesemente cristiani, c'è sempre l'attenuante che si combattono tra di loro , sono selvaggi etc etc.

Purtroppo ciò che succede è il risultato di anni di separazione tra due gruppi sociali, hutu e tutsi, usata ad arte prima dai tedeschi, poi dai belgi, e poi dai cattolici, prima a favore degli uni e poi degli altri.
Nella prima metà del '900, la chiesa "dimostrava" la superiorità etnica dei tutsi per stringere buoni rapporti con l'aristocrazia locale. Risale a quegli anni la convinzione che i tutsi e gli hutu siano due etnie. In realtà la divisione risale all'epoca feudale, quando i tutsi erano i nobili e iproprietari terrieri, mentre gli hutu erano i braccianti. Tra l'altro non erano esclusi meccanismi di scalata o degrado sociale, un hutu poteva diventare un tutsi così come un normale cittadino poteva diventare un proprietario terriero in europa.
Per mantenere rapporti con il potere locale, i coloni europei e i missionari hanno spinto per consolidare il potere dei tutsi, spiegando con motivi razziali da distinzione. All'epoca risale l'obbligo di segnare nei documenti a quale gruppo una persona facesse parte. A questo punto i gruppi diventano stagni, chi nasce hutu muore hutu. Ma chi nasce tutsi muore prima, a quanto pare. Già, perchè nel frattempo la chiesa locale si schiera dalla parte degli hutu dopo i movimenti indipendentisti della seconda metà degli anni '50. Il potere passa nelle mani degli hutu, e la chiesa ne diventa subito il braccio destro, iniziando ad asserire che i tutsi sono popolazioni di etnia egiziana e che solo gli hutu sono originari dei Grandi Laghi.
Il resto lo sappiamo. O almeno, sappiamo quel poco che possiamo.
Ciò che possiamo constatare è che i media diano ancora in pasto la frottola sui due gruppi razziali/etnici che si massacrano, quando in realtà sono degli ex oppressi (hutu) che si vendicano sui vecchi padroni (tutsi). E la chiesa sta a guardare, anzi, aiuta.
A fronte di episodi personali di sacerdoti che accolgono profughi di tuttte le etnie, la chiesa ufficiale ha riciclato e difeso alcuni deglii imputati per la strage, e continua a farlo.
Tutt'ora in Ruanda, Congo, Uganda etc etc la chiesa preme sulla divisione tra hutu e tutsi, anzichè soffocarla. Molti missionari, si riporta, sviluppano un odio verso i tutsi non diverso da quello di tutti gli altri.
Ed è così che succede ciò che succede.