lunedì, giugno 07, 2010
venerdì, giugno 04, 2010
[22]Allora Mosè si rivolse al Signore e disse: «Mio Signore, perché hai maltrattato questo popolo? Perché dunque mi hai inviato? [23]Da quando sono venuto dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha fatto del male a questo popolo e tu non hai per nulla liberato il tuo popolo!». [1]Il Signore disse a Mosè: «Ora vedrai quello che sto per fare al faraone con mano potente, li lascerà andare, anzi con mano potente li caccerà dal suo paese!».
"E perchè non l'hai fatto prima? Il popolo soffre, gli scribi si prendono le bastonate, ci sputano addosso, e questo mio bubbone sta diventando sempre più grosso....."
"Senti Mosè, già questa è una giornata storta. Ho dovuto sterminare il mio secondo popolo prediletto su Alpha Centauri, fatto piovere zolfo su Marte e fatto vincere un mondiale all'Italia in un'altra dimensione. E stamattina mi ha svegliato alle 6 l'arrotino! Quindi vedi di non fare domande, le mie vie sono infinite. Bella questa, la riciclerò!"
2]Dio parlò a Mosè e gli disse: «Io sono il Signore! [3]Sono apparso ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe come Dio onnipotente, ma con il mio nome di Signore non mi son manifestato a loro.
"Ah... beh sì, ma tranquillo che loro avevano capito chi eri"
[4]Ho anche stabilito la mia alleanza con loro, per dar loro il paese di Canaan, quel paese dov'essi soggiornarono come forestieri. [5]Sono ancora io che ho udito il lamento degli Israeliti asserviti dagli Egiziani e mi sono ricordato della mia alleanza
"Eh... e dopo?"
"Dopo sono andato a letto, era tardi!"
venerdì, maggio 28, 2010
[10]I sorveglianti del popolo e gli scribi uscirono e parlarono al popolo: «Ha ordinato il faraone: Io non vi dò più paglia. [11]Voi stessi andate a procurarvela dove ne troverete, ma non diminuisca il vostro lavoro».[12]Il popolo si disperse in tutto il paese d'Egitto a raccattare stoppie da usare come paglia.
Notiamo la sagacia del popolo: può girare tutto l'Egitto in cerca di paglia, ma serve il permesso per fare la stessa cosa per un sacrificio a dio. O per scappare. Sempre nel nostro carcere, sarebbe come se il secondino dicesse al detenuto "non c'è niente da mangiare, vai fuori a comprare qualcosa poi torna!"