[16]Poi levarono l'accampamento da Betel. Mancava ancora un tratto di cammino per arrivare ad Efrata, quando Rachele partorì ed ebbe un parto difficile. [17]Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: «Non temere: anche questo è un figlio!».
"Ma grazie tante!!" urlò Rachele "Credevo di partorire un enorme sasso, ma ora mi hai tranquillizzata, è un figlio! Come farei senza di te...."
[18]Mentre esalava l'ultimo respiro, perché stava morendo, essa lo chiamò Ben-Oni, ma suo padre lo chiamò Beniamino.
Ma che squallore! Giacobbe!! Tua moglie è morta, la sua ultima volontà è stata dare il nome al figlio, e tu lo cambi subito dopo!
[19]Così Rachele morì e fu sepolta lungo la strada verso Efrata, cioè Betlemme. [20]Giacobbe eresse sulla sua tomba una stele. Questa stele della tomba di Rachele esiste fino ad oggi.
Ma com'è che in questo libro dettato da un dio compaiono riferimenti temporali a un tempo presente? Non dovrebbe, per dio, il tempo essere un fattore di poco conto quando stai dettando cose che dovranno sopravvivere per i secolideisecoliamen?
[21]Poi Israele levò l'accampamento e piantò la tenda al di là di Migdal-Eder. [22]Mentre Israele abitava in quel paese, Ruben andò a unirsi con Bila, concubina del padre, e Israele lo venne a sapere.
Brava gente, veramente brava gente. Fatemi capire, questo era il popolo eletto, quello preferito da dio, il prediletto?
domenica, novembre 26, 2006
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1 commento:
in albania c'è una legge che consente se lo si desidera di seppellire ai bordi della strada un parente morto in incidente stradale.
boh tanto sono solo ossa.
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