1 Giacobbe si stabilì nel paese dove suo padre era stato forestiero, nel paese di Canaan.
Ah già, quello della gente che non poteva sposare un ebreo purosangue! E poi vanno pure a chiedere ospitalità
2 Questa è la storia della discendenza di Giacobbe.
Giuseppe all'età di diciassette anni pascolava il gregge con i fratelli. Egli era giovane e stava con i figli di Bila e i figli di Zilpa, mogli di suo padre. Ora Giuseppe riferì al loro padre i pettegolezzi sul loro conto. 3 Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli, perché era il figlio avuto in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica dalle lunghe maniche.
Insomma questo bamboccio si guadagna relagi e stima facendo la spia. Mi sta già simpatico!
4 I suoi fratelli, vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano e non potevano parlargli amichevolmente. 5 Ora Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai fratelli, che lo odiarono ancor di più. 6 Disse dunque loro: «Ascoltate questo sogno che ho fatto. 7 Noi stavamo legando covoni in mezzo alla campagna, quand'ecco il mio covone si alzò e restò diritto e i vostri covoni vennero intorno e si prostrarono davanti al mio».
Passi fare dei sogni del genere, ma andarlo a dire ai fratelli così, schietto e secco? Poi si lamenta che lo odiano! Come se io andassi da uno e gli dicessi "ho sognato che tu eri il mio schiavo!"
Gli dissero i suoi fratelli: «Vorrai forse regnare su di noi o ci vorrai dominare?». Lo odiarono ancora di più a causa dei suoi sogni e delle sue parole.
Chi l'avrebbe mai detto!
9 Egli fece ancora un altro sogno e lo narrò al padre e ai fratelli e disse: «Ho fatto ancora un sogno, sentite: il sole, la luna e undici stelle si prostravano davanti a me».
Sempre meglio. Un ragazzino che dice a tutti che il mondo è destinato a prostrarsi ai suoi piedi. I casi sono due, o va a fare il politico, o va a fare il cabarettista. O tutt'e due.
10 Lo narrò dunque al padre e ai fratelli e il padre lo rimproverò e gli disse: «Che sogno è questo che hai fatto! Dovremo forse venire io e tua madre e i tuoi fratelli a prostrarci fino a terra davanti a te?».
11 I suoi fratelli perciò erano invidiosi di lui, ma suo padre tenne in mente la cosa.
Eh sì, invidiosissimi. Chi è che non è invidioso dei sogni che gli altri fanno di notte? Anche rimproverare per aver fatto un sogno è una mossa geniale!
martedì, dicembre 12, 2006
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4 commenti:
beh a me sa che un pò tutti i figli di Giacobbe risentivano dei casini fra i loro genitori, ma soprattutto fra le loro (numerose) genitrici...
E se fosse solo colpa della peperonata la sera prima?
Altro che covoni e stelle... Uno sogna qualunque cosa dopo!
^_^
ciao ragazzi è un po' che non leggo queste pagine per motivi di lavoro, ma sono contenta che l'opera del Messia continui... ad ogni modo io continuo a fare pubblicità al blog...
Un appunto sulle pagine bibliche di oggi: ma non vi sembra che l'autore perda colpi? Cioè, i drammi familiari si riducono a battibecchi tra fratelli e pettegolezzi tra sorelle... mah... ah i bei tempi in cui i padri immolavano i figli sugli altari, lì sì che c'era la suspance!!!
Vorrei fare tutto più in fretta, davvero, ma in questo momento mi è molto difficile. del resto neanche gesù aveva copertura umts nella sua grotta da cui collegarsi
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