lunedì, settembre 24, 2007

Compagno Don Papa

CITTA' DEL VATICANO - "La logica del profitto, se prevalente, - ammonisce il Papa - incrementa la sproporzione tra poveri e ricchi, come pure un rovinoso sfruttamento del pianeta". "Quando invece - commenta - prevale la logica della condivisione e della solidarietà, è possibile correggere la rotta e orientarla verso uno sviluppo equo, per il bene comune di tutti". "In fondo - per il Papa - si tratta della decisione tra egoismo e amore, tra giustizia e disonestà, in definitiva tra Dio e Satana".

....disse un uomo che vive in una reggia e il cui vestito ha un valore a 4 zeri.


"Se amare Cristo e i fratelli non va considerato come qualcosa di accessorio e di superficiale, ma piuttosto lo scopo vero e ultimo di tutta la nostra esistenza, - ha aggiunto - occorre saper operare scelte di fondo, essere disposti a radicali rinunce, se necessario al martirio. Oggi, come ieri, la vita del cristiano esige il coraggio di andare contro corrente, di amare come Gesù".

Andare controcorrente, disse l'uomo che si può considerare l'incarnazione stessa della corrente. Radicali rinunce, disse l'uomo che l'ultima volta che ha saltato un pasto è stato sotto le armi. Martirio, disse l'uomo circondato da un esercito personale.

Il Papa ha poi ricordato che la Bibbia "stigmatizza uno stile di vita tipico di chi si lascia assorbire da una egoistica ricerca del profitto in tutti i modi possibili e che si traduce in una sete di guadagno, in un disprezzo dei poveri e in uno sfruttamento della loro situazione a proprio vantaggio".

La bibbia stigmatizza? Oh, come stigmatizza!
Prendendo solo quello che abbiamo visto finora:

Abramo --> ricco quando partì da Ur, arricchitosi a dismisura con beni e schiavi (!) vendendo sua moglie ai regnanti locali.

Giacobbe --> arricchitosi enormemente tramite espediente genetico ai danni del suo suocero, e in seguito scavando pozzi su terreni altrui

Giuseppe --> coperto d'oro da capo a piedi dal faraone, in cambio di due sogni ha potere, donne e ricchezza





venerdì, settembre 21, 2007

28Israele disse: "Basta! Giuseppe, mio figlio, è vivo. Andrò a vederlo prima di morire!".

"Se riesce a farmi arrivare qui questi carri, come minimo è straricco! E dalla contentezza di rivedermi ci scapperà anche qualche regalino!"

1Israele dunque levò le tende con quanto possedeva e arrivò a Bersabea, dove offrì sacrifici al Dio di suo padre Isacco. 2Dio disse a Israele in una visione notturna: "Giacobbe, Giacobbe!". Rispose: "Eccomi!".

Oh, l'autore dell'eccomi! Quanto tempo! Giacobbe come minimo si sarà sentito ringiovanito di 50 anni.... come ai vecchi tempi: viaggi, sacrifici...

3Riprese: "Io sono Dio, il Dio di tuo padre. Non temere di scendere in Egitto, perché laggiù io farò di te un grande popolo. 4Io scenderò con te in Egitto e io certo ti farò tornare. Giuseppe ti chiuderà gli occhi".

"Come? Mi farà due occhi neri? Ma che ho fatto io? E comunque gli egiziani come la prenderanno che diventeremo un grande popolo?"
"Oh tranquillo, saranno così gentili che daranno lavoro a tutti voi! La disoccupazione starà allo 0%!"

5Giacobbe si alzò da Bersabea e i figli di Israele fecero salire il loro padre Giacobbe, i loro bambini e le loro donne sui carri che il faraone aveva mandati per trasportarlo. 6Essi presero il loro bestiame e tutti i beni che avevano acquistati nel paese di Canaan e vennero in Egitto; Giacobbe cioè e con lui tutti i suoi discendenti; 7i suoi figli e i nipoti, le sue figlie e le nipoti, tutti i suoi discendenti egli condusse con sé in Egitto.

Dovevano essere carri piuttosto grossi, quelli del faraone! Come minimo erano dei pullman trainati da una ventina di cavalli, o giù di lì...

8Questi sono i nomi dei figli d'Israele che entrarono in Egitto: Giacobbe e i suoi figli, il primogenito di Giacobbe, Ruben. 9I figli di Ruben: Enoch, Pallu, Chezron e Carmi. 10I figli di Simeone: Iemuel, Iamin, Oad, Iachin, Socar e Saul, figlio della Cananea. 11I figli di Levi: Gherson, Keat e Merari. 12I figli di Giuda: Er, Onan, Sela, Perez e Zerach; ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan. Furono figli di Perez: Chezron e Amul. 13I figli di Ìssacar: Tola, Puva, Giobbe e Simron. 14I figli di Zàbulon: Sered, Elon e Iacleel. 15Questi sono i figli che Lia partorì a Giacobbe in Paddan-Aram insieme con la figlia Dina; tutti i suoi figli e le sue figlie erano trentatré persone.
16I figli di Gad: Zifion, Agghi, Suni, Esbon, Eri, Arodi e Areli. 17I figli di Aser: Imma, Isva, Isvi, Beria e la loro sorella Serach. I figli di Beria: Eber e Malchiel. 18Questi sono i figli di Zilpa, che Làbano aveva dato alla figlia Lia; essa li partorì a Giacobbe: sono sedici persone.

Quando non c'è niente da scrivere si va coi nomi, ormai è un classico

9I figli di Rachele, moglie di Giacobbe: Giuseppe e Beniamino. 20A Giuseppe nacquero in Egitto Efraim e Manasse, che gli partorì Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. 21I figli di Beniamino: Bela, Becher e Asbel, Ghera, Naaman, Echi, Ros, Muppim, Uppim e Arde. 22Questi sono i figli che Rachele partorì a Giacobbe; in tutto sono quattordici persone.

Hai capito il marmocchio? Gode dei vantaggi del piccolino della famiglia, lo trattano meglio di un bambino... e in realtà è una macchina da figli che non dà scampo a ogni donna che trova per strada!

26Tutte le persone che entrarono con Giacobbe in Egitto, uscite dai suoi fianchi, senza le mogli dei figli di Giacobbe, sono sessantasei. 27I figli che nacquero a Giuseppe in Egitto sono due persone. Tutte le persone della famiglia di Giacobbe, che entrarono in Egitto, sono settanta.

Ok, ai miei tempi le persone non uscivano dai fianchi, e non dai maschi. Ma vabbè. non sto qui a criticare le usanze di popoli antichi. E comunque ripeto: settanta persone con relativo armentario li trasporti con una manciatina di carri?

28Ora egli aveva mandato Giuda avanti a sé da Giuseppe, perché questi desse istruzioni in Gosen prima del suo arrivo. Poi arrivarono al paese di Gosen.

Secondariamente, se gli egiziani avessero cambiato idea avrebbero preso prima Giuda.

29Allora Giuseppe fece attaccare il suo carro e salì in Gosen incontro a Israele, suo padre. Appena se lo vide davanti, gli si gettò al collo e pianse a lungo stretto al suo collo. 30Israele disse a Giuseppe: "Posso anche morire, questa volta, dopo aver visto la tua faccia, perché sei ancora vivo".

"Sì infatti" rispose Giuseppe "puoi anche morire ora! Come va il patrimonio a proposito?"

martedì, settembre 18, 2007

Eve of destruction

E' argomento degli ultimi tempi la sostenibilità etica e la moralità della scienza. Il papa dall'Austria lancia un monito: "la scienza atea minaccia l'umanità!"
Risulta alquanto divertente pensare a una scienza non atea, più o meno è come pensare ad acqua liofilizzata, sigarette balsamiche, ghiaccio bollente e caffè rilassante.

Trovo alquanto irritante la mancanza di fede del teutone. Insomma, l'uomo si estinguerà e dio nella sua infinita bontà non ci salverà? E anche se ci lascerà morire (grazie infinite...), che problema c'è? Andremo tutti nel regno di dio, l'ipotetica vita futura per cui il cristiano spende la propria vita presente. Sarà divertente quando spenderà la vita di domani in previsione di quella di dopodomani, una cosa da non perdere!

Ma soprattutto: quale, tra le scoperte scientifiche recenti e tra gli sviluppi più prossimi, può minacciare l'uomo?

Dunque, la ricerca sulle staminali. La situazione è semplice: la ricerca si conclude, nel giro di poco tempo scompaiono svariate malattie genetiche, curate al prezzo di un po' di cordone ombelicale. Più bambini sopravvivono alla nascita, boom demografico incontrollabile che in breve tempo porta l'uomo a consumare troppe risorse: la gente muore di fame per le strade, rimpiange i bei tempi in cui ogni tanto capitava che i bambini non sopravvivessero fino all'età adulta. Gli sconvolgimenti climatici derivati dal maggior consumo di energia provocano catastrofi su scala planetaria, i superstiti muoiono, come detto, di fame. E l'uomo si estingue. Dannata scienza!!

Poco plausibile, ho dovuto spremere un po' la fantasia. Proviamo con dell'altro!

L'ingegneria genetica! L'uomo inizia a manipolare i frammenti di dna come parole di una canzoncina. Scienziati atei senza scrupoli si danno alla pazza gioia, la loro ambizione smisurata: in un laboratorio napoletano viene ricreato Maradona, dalla sindone vengono trafugate cellule di Gesù, che viene clonato e fatto rivivere ma educato all'anticlericalismo si iscrive al partito radicale.
Dopo poco tempo l'eugenetica prevale, si crea una popolazione di superuomini, e la guerra contro i subumani scoppia inesorabile. Quando i due schieramenti lanciano contemporaneamente il proprio arsenale atomico, l'uomo si estingue.

Poco credibile anche qui, ma mi è venuta in mente la trama per il mio futuro libro di fantascienza se non altro!

Vediamo un po'.... e se fosse la religione?
Un paese gestito da integralisti musulmani si dota di armi atomiche, un altro paese gestito da integralisti cristiani le ha già da tempo. Due paesi un tempo uniti e poi scissi per motivi religiosi hanno entrambi armi atomiche e si scambiano quotidianamente salve di artiglieria.
Non è che ora mi sovvengano precisamente gli sviluppi futuri, ma per quanto riguarda la situazione attuale questo terzo scenario mi sembra un po' più avanzato.

Si potrebbe dire "beh le armi atomiche le ha create la scienza!"
Ma siccome tutto esiste perchè è stato creato da dio, perchè quel burlone si è divertito a mettere tanta energia nel plutonio?




giovedì, settembre 06, 2007

Dancing in the Ruini

Di ritorno dalla grassa e ridondante America, cosa trovo nei giornali? Più o meno quello che c'era prima di partire...

Chiusura totale sull'eutanasia.
Quindi, il cardinale torna sul rifiuto totale dell'eutanasia, "quali che siano i motivi e i mezzi, addotti o impiegati al fine di ottenerla". "La rinuncia all'accanimento terapeutico - spiega il cardinale - non può giungere però al punto di legittimare forme più o meno mascherate di eutanasia e quell'abbandono terapeutico che priva il paziente del necessario sostegno vitale". Su questi temi, per Ruini, è "norma di saggezza non pretendere che tutto possa essere previsto e regolato per legge".

Interessante. Dunque l'accanimento terapeutico non va bene, ma non si può togliere il sostegno vitale. Allora che è l'accanimento, se non l'insistere nel mantenere in vita una persona che non può più guarire?
Sarebbe più norma di saggezza tacere, a volte. E come dice un noto proverbio, non sarà mai legge scritta.

Welby ha perseverato nell'errore. Parlando di eutanasia, il presidente della Conferenza episcopale italiana riapre la piaga della vicenda Welby. Quella di dire no al funerale religioso, dice, è stata una decisione sofferta nata "dal fatto che il defunto, fino alla fine, ha perseverato lucidamente e consapevolmente nella volontà di porre termine alla propria vita: in quelle condizioni una decisione diversa sarebbe stata infatti per la Chiesa impossibile e contraddittoria, perché avrebbe legittimato un atteggiamento contrario alla legge di Dio".

Vogliamo vedere come reagisce dio? Si stacca una spina, e si vede se il paziente sopravvive. Se muore vuol dire che il tuo dio voleva che morisse, ma una macchina umana ha impedito che la volontà si compisse. Suona meglio così?

Ok alla Finanziaria. In questo quadro si inseriscono le valutazioni di Ruini sui contenuti della legge finanziaria. A suo avviso la manovra varata dal governo Prodi "dovrebbe contribuire non poco al risanamento del debito", ma i progressi economici che il Paese sta conoscendo rischiano secondo il porporato di essere vanificato dal fatto che "i rapporti tra le forze politiche rimangono altamente conflittuali, sia tra maggioranza e opposizione sia all'interno dei due schieramenti, come ha ripetutamente segnalato il capo dello Stato".

Oooh eccoci qua, mi stavo chiedendo giusto ora che argomento non era ancora stato toccato da questo individuo. E' bello vedere come dai testi sacri si impara abbastanza economia da poter giudicare se una finanziaria, con le sue pressochè infinite sfaccettature, è buona o no. Leggi il vangelo secondo matteo e sai giudicare l'effetto della tassazione sulla crescita economica, leggi le lettere di Paolo e diventi esperto di debito pubblico! Portentoso! Inizierò ad andare a messa, non sia mai che prendo questa maledetta laurea!


"Basta sfruttare gli immigrati". Tra i temi analizzati da Ruini anche quello dell'immigrazione, in particolare quella femminile. "L'uguaglianza tra le persone - ricorda il cardinale - richiede di por fine allo sfruttamento delle donne e alle tante mancanze di rispetto per la loro dignità, superando le visioni antropologiche persistenti in alcune culture, che riservano alla donna una collocazione ancora fortemente sottomessa all'arbitrio dell'uomo".

Ottimo, benissimo! Facciamolo dire a un prete donna!
Non ce ne sono? Oh perbacco!