martedì, gennaio 27, 2009

Facciamo un riassuntino degli ultimi giorni? Sì dai!!

- Scandalo pedofilia a Verona, 25 sacerdoti che hanno abusato per più di 30 anni degli ospiti di un collegio per sordi. Per 30 anni! Su dei disabili! E alcuni di quei sacerdoti occupano posizioni importanti! Risalto alla notizia nei media nazionali: meno di quello suscitato dalla notizia che il cane Bau sa pronunciare il suo nome.

- Il papa perdona un gruppo di vescovi scomunicati tra cui un negazionista. Sì insomma, se il negazionista sta in Iran è uno scandalo, se è un vescovo lo riabilitiamo. Un importante rabbino aveva dichiarato poco tempo fa che con questo papa il rapporto tra cristiani ed ebrei era regredito di 50 anni. La risposta del papa, tramite la suddetta riabilitazione, non si è fatta attendere: "Tiè, ecco! Adesso siamo a -100! E vedete di vestire con materiali infiammabili, in futuro, che la benzina non è gratis"

- il cardinale Poletto dichiara che quando la legge degli uomini è contraria a quella di dio (cioè della chiesa), allora è lecito disobbedirle. Subito dopo, lettera di un mullah talebano al cardinale:"Salve. Siamo nella vostra stessa situazione e vorremmo proporre un'interessante collaborazione".

- Il papa parla di internet, lodandolo. Mette però in guardia dalle amicizie online, false e illusorie. "Non fidatevi degli incontri online! Quei marmocchi hanno sempre paura e ti tirano il pacco all'ultimo momento!".

- Il papa chiede la pace in medio oriente. Il papa chiede che si esca dalla crisi economica tramite la solidarietà. Il papa chiede. Ma non ha ancora capito che dio non lo ascolta proprio? Lui è impegnato al momento: è altrove, dove c'è bisogno del suo intervento: a consigliare Kaka sul suo contratto milionario. Alla fine il bene vince, "ho parlato con dio, i soldi non sono tutto. Mi accontento dei 10 milioni all'anno che prendo adesso!"

venerdì, gennaio 23, 2009

8 Sono sceso per liberarlo dalla mano dell'Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l'Hittita, l'Amorreo, il Perizzita, l'Eveo, il Gebuseo.

"Ah... bene! E il cananeo, l'hittita, l'amorreo, il perizzita, l'eveo e il gebuseo che fine faranno?"
"Alcuni li sterminerete subito. Altri ci vorrà un po' di tempo e una risoluzione ONU per cacciarli da casa loro."
"Ah.... beh molto umano. Senta dio, io apprezzo il pensiero, ma non è che potremmo avere una bella pianura fertile? Quel paese che hai promesso mi sembra un po' aridino..."
"Silenzio! E' bello e spazioso ed è pieno di giacimenti sotterranei di latte e miele!"

9 Ora dunque il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto l'oppressione con cui gli Egiziani li tormentano.

"Ah sì? E cosa gridano gli israeliti?"
"Beh a dire il vero bestemmiano dalla mattina alla sera per la loro condizione. Però un po' hanno anche ragione!"

10 Ora va'! Io ti mando dal faraone. Fa' uscire dall'Egitto il mio popolo, gli Israeliti!». 11 Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e per far uscire dall'Egitto gli Israeliti?». 12 Rispose: «Io sarò con te. Eccoti il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, servirete Dio su questo monte».

"il mio popolo". Ora, non vorrei dire, ma a nessuno viene il sospetto che questo sia un semplice libro di letteratura epica che vuole divinizzare le origini del popolo che l'ha scritto, tipo l'Eneide per Roma? No, perchè il dio che fa le preferenze non corrisponde molto a quello che ci viene dipinto oggi...

13 Mosè disse a Dio: «Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?». 14 Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!».

"Come, sei colui che sei? E perchè?"
"Perchè sì"
"Mi sembra che le informazioni qui siano insufficienti"
"Piantala di rompere, sono quello che sono e faccio quello che voglio. Uffi."

Poi disse: «Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi». 15 Dio aggiunse a Mosè: «Dirai agli Israeliti: Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione.

"Non mi hai ancora spiegato chi diavolo erano Abramo Isacco e Giacobbe! E se me lo chiedono?"
"Rivolgiti solo a chi è abbastanza pecorone da non fare domande. E così faranno i tuoi discendenti, e i discendenti dei discendenti che a differenza dei discendenti crederanno che mio figlio si sia incarnato"
"Che?"
"Niente niente, sto divagando.

mercoledì, gennaio 14, 2009

Autobus atei. UAAR, non avete capito un cazzo.

Non capita spesso che il sottoscritto inveisca contro gli atei (o dica qualcosa del tutto, di questi tempi), ma stavolta non posso stare zitto davanti a tanta cecità, faciloneria e carenza di acume di questa gente che addirittura si fregia dell'esclusiva del termine "razionale" per definirsi.
Già avevo avuto modo di stringere contatti con soggetti bazzicanti nella galassia dell'ateismo italiano, e quello che avevo visto non mi era piaciuto. Gente che usa, per le proprie crociate, gli stessi mezzi del nemico credente. Mezzi che non possono ovviamente competere con le ben più grandi possibilità operative della chiesa. Se fai del proselitismo, devi già sapere che la chiesa lo può fare in modo 10 volte più efficace. Non provi la tua superiorità intellettuale dimostrando di saperti abbassare al populismo.

«LA CATTIVA notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno». Sfondo azzurro con nuvolette bianche, la "firma" dell´Uaar ben indicata: due bus dell´Amt, per l´intero mese di febbraio, cominciando da mercoledì 4, porteranno in giro per Genova il messaggio dell´incredulità, per far uscire gli atei allo scoperto, dimostrare che esistono e hanno diritto di parola, dicono all´Uaar, l´unione degli atei, agnostici e razionalisti già promotrice delle campagne per lo sbattezzo con migliaia di adesioni. Una campagna "pubblicitaria", come già a Londra, a Washington, a Barcellona, dove da ieri girano due bus con la scritta «Probabilmente Dio non c´è. Adesso smettila di preoccuparti e goditi la vita».

La scelta degli atei italiani, invece, più che sull´edonismo, punta sulla serenità: puoi farcela anche da solo, senza guardare in alto. E non è un caso che la campagna parta da Genova, «la casa di Bagnasco, il capo dei vescovi italiani» sorride Raffaele Carcano, segretario generale dell´Uaar, la città scelta per il prossimo Gay Pride, già contestato dalla Chiesa per la contemporaneità con il Corpus Domini. Bagnasco è in pellegrinaggio a Fatima, l´unica risposta è quella di don Gianfranco Calabrese, direttore dell´ufficio catechistico della Diocesi di Genova: no alle contrapposizioni.


Andiamo con ordine. L'ateismo non fa proseliti, non è una religione ma bensì uno stato di libertà mentale: l'ateo o l'agnostico non ha il fardello dell'indimostrabile a condizionare la sua vita. Pertanto, niente lo spinge a convincere altre persone della bontà della sua scelta.
Purtroppo la situazione in Italia è tale che un'offensiva culturale atea risulta quasi necessaria per scrollare la società dai residui di confessionalismo che a dire il vero sovrastano le tracce di laicismo. E fin qui tutti d'accordo, il mondo ateo ha il diritto di far sapere alla gente della sua esistenza, in modo che chi si sente circondato sappia che non è il solo a pensarla in un certo modo. Insomma, farsi vedere va bene, la galassia anticlericale italiana ha bisogno di coraggio.
Ma come comportarsi nei confronti di chi crede?
Ci sono due strade: si scende al loro livello, o si mostra di che pasta si è fatti (o si dovrebbe essere fatti). I fanatici dell'UAAR hanno scelto la prima strada. Forse perchè non sono mai stati di un livello superiore. Il messaggio "dio non esiste" è di un'idiozia sconcertante. In sintesi, il succo è "Non credere ai dogmi indimostrabili della chiesa. Credi ai nostri.".

Poco importa se siamo tutti convinti della non esistenza di dio: è chiaro che l'esistenza di un essere superiore creatore e controllore è una mera spiegazione che gli uomini si sono inventati per spiegare ciò che non capivano, ma non sarà mai una cosa dimostrabile! Qui si tratta di argomenti che vanno al di là della comprensione di un uomo, e proprio per quello l'ateo li lascia stare per concentrarsi sulla sua vita. Il messaggio apparso in altri paesi recitava "dio probabilmente non esiste quindi smettila di preoccupartene". E' molto, molto diverso. Innanzitutto non ha la presunzione di offrire certezze matematiche che invece gli atei italiani si sono arrogati. Non ha l'aria saccente di una predica. Quel "probabilmente" pone lo slogan al di sopra di qualsiasi dogma, perchè ammette l'innegabile nostra ignoranza a riguardo, cosa che di per sè significa dimostrare una sapienza (possiamo scomodare Socrate o Confucio per spiegare che ammettere di non sapere è già una forma di conoscenza) che chi naviga in certezze non possiede. Sbagliano i credenti a considerare l'esistenza di dio come un dato di fatto, perchè equivale a non riconoscere la propria ignoranza, ma sbaglia anche chi al dogma semplicemente aggiunge un "non".

Questo è il punto. L'ateo non offre false certezze. L'ateismo spinge a cercarsele per conto proprio, spinge la gente a migliorarsi in un percorso personale, non pretende di insegnare.

E veniamo all'iniziativa dell'UAAR vera e propria, offrendo un'analisi inequivocabile, pacata, fredda e razionale:

E' una stronzata.

E ora una spiegazione più in dettaglio, anche se la definizione appena fornita è già di per sè completa.

  • Si critica la chiesa perchè predica di fare beneficenza e poi si ricopre d'oro. E gli atei che fanno? Spendono migliaia di euro per uno slogan. Allora cosa critichiamo la chiesa a fare, se quando abbiamo soldi tra le mani non li spendiamo meglio? Questa mossa elimina una delle frecce più importanti nella faretra di un anticlericale. Un credente può benissimo rispondere "voi non siete migliori, guarda dove buttate i soldi".
  • Si critica la chiesa per il suo dogmatismo, e si risponde con un altro dogma.
  • Si attacca la chiesa e le si concede un'occasione per apparire una conciliante paladina della libertà di parola. Si passa per boia anzichè per vittime, si accende nella gente un istinto di simpatia verso la chiesa che viene provocata e risponde pacatamente.
  • Non si parla di diritti civili, di scienza, di qualsiasi battaglia in atto contro il Vaticano. Non si usa la ragione come vessillo di battaglia, la stessa ragione di cui ci si dichiara depositari. Si parla semplicemente di una fede al contrario.
  • Ateo significa senza dio. Quindi il messaggio dovrebbe riguardare tutto tranne dio. dio non lo consideriamo nelle nostre equazioni, questo è il cuore di tutto. E questi cretini cosa fanno? Nell'unico spazio che si sono ritagliati parlano di dio. Così facendo dimostrano che comunque con lui ci fanno i conti, contraddicendo se stessi e dimostrando insicurezza.
Perchè uno vedendo quello slogan dovrebbe convincersi della bontà di essere ateo/agnostico? Non viene dato un solo valido motivo per farlo. Non si mette chi guarda davanti alle nefandezze della chiesa, gli si dice semplicemente di non credere.
Ma l'ateismo è nato come risposta a una società che imponeva di credere! E il problema non era il "credere", ma l'"imponeva". Non l'hanno proprio capito? Credono che si debba semplicemente imporre di non credere? Se lo si fa, la gente di riflesso crederà di più. La mancanza di lungimiranza di questa gente è sconcertante, è una dimostrazione di ignoranza riguardante la storia e le meccaniche sociali.

Laicità vuol dire niente religione al di fuori delle chiese. Niente proselitismo quindi, una cosa sacrosanta. Bene, questi cretini per promuoverla si mettono a fare proselitismo a loro volta. L'ateismo non è un mostro che ti viene a prendere e ti porta via, è un luogo a cui si arriva con le proprie gambe e di propria iniziativa, la cui missione è la propria preservazione e il miglioramento del territorio su cui sta (la società). Ma non significa che una società migliorerà semplicemente se la gente non crede più. C'è chi ne ha bisogno, non tutti sanno affrontare la vita senza convincersi di un paradiso, o quant'altro. E privare queste persone della fede è come privare un sofferente della sua morfina. L'ateo lascia credere, ma pretende che la società in cui vive non sia influenzata dalla religione. L'UAAR evidentemente no. La loro missione è far smettere di credere la gente evidentemente. Questo li porta al livello dei loro nemici, e fa di loro una religione in piena regola, con la chimera della ragione al posto di dio. Inutile dire che loro si dichiarano depositari autolegittimatisi della ragione tanto quanto il papa si dichiara rappresentante autolegittimatosi di dio. Allora che differenza fa? Meet the new boss, same as the old boss dicevano gli Who. Quanto avevano ragione. Questa gente evidentemente è mossa esclusivamente dall'invidia per il potere che il Vaticano ha e loro no.

Ergo, qui mi professo ateo alla seconda potenza: non solo non condivido la religione cattolica, dio e tutto il resto, ma prendo le mie distanze anche dall'ateismo così come l'hanno ormai trasformato quei palloni gonfiati dell'UAAR. Chi mi ama mi segua.

Se non è stato sufficientemente chiaro: UAAR, non avete capito un cazzo.