martedì, ottobre 31, 2006

[8]Camor disse loro: «Sichem, mio figlio, è innamorato della vostra figlia; dategliela in moglie!

Funzionasse così sempre... "sono innamorato di te: dammiti in moglie!"

[9]Anzi, alleatevi con noi: voi darete a noi le vostre figlie e vi prenderete per voi le nostre figlie.

E perchè no, scambiamo la moglie con una batteria di pentole, e le future figlie con una cadillac. Poi scambiamo la cadillac con un microfono!

[10]Abiterete con noi e il paese sarà a vostra disposizione; risiedetevi, percorretelo in lungo e in largo e acquistate proprietà in esso». [11]Poi Sichem disse al padre e ai fratelli di lei: «Possa io trovare grazia agli occhi vostri; vi darò quel che mi direte. [12]Alzate pure molto a mio carico il prezzo nuziale e il valore del dono; vi darò quanto mi chiederete, ma datemi la giovane in moglie!».

Questo aveva CHIARAMENTE capito come suscitare gli interessi di una famiglia già ricca di suo! La domanda è: saranno così ingordi da accettare proprietà e alleanze in cambio di una figlia?

[13]Allora i figli di Giacobbe risposero a Sichem e a suo padre Camor e parlarono con astuzia, perché quegli aveva disonorato la loro sorella Dina. [14]Dissero loro: «Non possiamo fare questo, dare cioè la nostra sorella ad un uomo non circonciso, perché ciò sarebbe un disonore per noi.

Aaaah sì giusto, il disonore è nella non circoncisione! Ben venga che una sia violentata, se lui è circonciso!

[15]Solo a questa condizione acconsentiremo alla vostra richiesta, se cioè voi diventerete come noi, circoncidendo ogni vostro maschio. [16]Allora noi vi daremo le nostre figlie e ci prenderemo le vostre, abiteremo con voi e diventeremo un solo popolo. [17]Ma se voi non ci ascoltate a proposito della nostra circoncisione, allora prenderemo la nostra figlia e ce ne andremo».

La differenza che fa un lembo di carne... perchè sono queste le cose importanti della vita! Se vuoi tenertelo in versione integrale full optional disonori un ebreo... eh beh

sabato, ottobre 28, 2006

[18]Giacobbe arrivò sano e salvo alla città di Sichem, che è nel paese di Canaan, quando tornò da Paddan-Aram e si accampò di fronte alla città. [19]Poi acquistò dai figli di Camor, padre di Sichem, per cento pezzi d'argento, quella porzione di campagna dove aveva piantato la tenda. [20]Ivi eresse un altare e lo chiamò «El, Dio d'Israele».

Il suo dio era un altare....?

[1]Dina, la figlia che Lia aveva partorita a Giacobbe, uscì a vedere le ragazze del paese. [2]Ma la vide Sichem, figlio di Camor l'Eveo, principe di quel paese, e la rapì, si unì a lei e le fece violenza.

Subito titoloni del tg5: "EMERGENZA STUPRI A PADDAN-ARAM".

[3]Egli rimase legato a Dina, figlia di Giacobbe; amò la fanciulla e le rivolse parole di conforto. [4]Poi disse a Camor suo padre: «Prendimi in moglie questa ragazza».

Pensare che tempi! Ora al massimo le parole di conforto sono "sta ferma!!". Certo ora non si torna a casa dicendo "uè papi mi compri una moglie?"

[5]Intanto Giacobbe aveva saputo che quegli aveva disonorato Dina, sua figlia, ma i suoi figli erano in campagna con il suo bestiame. Giacobbe tacque fino al loro arrivo.

Le notizie corrono proprio in fretta... Sichem non fa a tempo a violentare Dina che la cosa arriva alle orecchie di Giacobbe prima ancora che i figli tornino a casa!

[6]Venne dunque Camor, padre di Sichem, da Giacobbe per parlare con lui. [7]Quando i figli di Giacobbe tornarono dalla campagna, sentito l'accaduto, ne furono addolorati e s'indignarono molto, perché quelli aveva commesso un'infamia in Israele, unendosi alla figlia di Giacobbe: così non si doveva fare!

"Così non si doveva fare". Ma che bello, adesso si mettono pure a fare la morale tipo grillo parlante bacchettone. Però sì, effettivamente se uno mi violenta la sorella l'unica cosa che dico è "così non si fa!".

martedì, ottobre 24, 2006

Non avere relazioni omosessuali. - Lev. 18:22
Non avere relazioni omosessuali con tuo padre. - Lev. 18:7
Non avere relazioni omosessuali con il fratello di tuo padre. - Lev. 18:14
(La bibbia è veramente user friendly! Ti dice una cosa, poi pensando che tu non abbia capito te la rende più semplice facendo degli esempi!)


Non avere relazioni sessuali con una donna in periodo mestruale. - Lev. 18:19
(Ah guarda, se non me lo dicevi tu...)

Non sposarti con chi non è ebreo. - Deut. 7:3
(Non erano gli ebrei a lamentarsi del razzismo?)

Non castrare nessun maschio (compresi gli animali). - Lev. 22:24
(Come vuoi. Ora scusa ma mi vado a bollire un bel cappone)

Non mangiare creature che vivono nell'acqua e non sono pesci. - Lev. 11:43
(Passi per la balena: seppur tantotanto buona, magari si può evitare. MA ora con permesso devo servire la pepata di cozze)

Non trarre beneficio dalla carne di un bue condannato per essere lapidato. Esodo 21:28
(Un bue condannato alla lapidazione? Oibò, mi immagino il processo:"Ha qualcosa da dire in sua difesa?" "Mooooooo" "Ok era la sua ultima possibilità, la condanno alla lapidazione!". Tra l'altro, per cosa? Adulterio?)

Non mangiare la carne di animali feriti a morte. - Esodo 22:30
(Eh vivaddio, prima aspetta che siano morti!)

Non mangiare carne e latte cotti insieme. - Esodo 23:19
(Contento te... il mio cheesburger e il mio carrè al latte ti mandano una cartolina!)

Non mangiare creature che strisciano sulla terra. - Lev. 11:41
(Bravo. Però ti garantisco che questi escargot sono parecchio buoni)

Non mangiare sangue. - Lev. 3:17
(Vabbè il pudding inglese non è poi 'sta gran prelibatezza dai...)

Chi ha fatto voto di Nazireato lasci crescere i propri capelli. - Numeri 6:5
(Uh, se giuro di compiere un reato nazista devo diventare capellone? Credevo il contrario!)




sabato, ottobre 21, 2006

[31]Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuel «Perché - disse - ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva». [32]Spuntava il sole, quando Giacobbe passò Penuel e zoppicava all'anca. [33]Per questo gli Israeliti, fino ad oggi, non mangiano il nervo sciatico, che è sopra l'articolazione del femore, perché quegli aveva colpito l'articolazione del femore di Giacobbe nel nervo sciatico.

Non si mangia il nervo sciatico perchè dio aveva colpito Giacobbe lì.
Mmm ok, provo a ripeterlo, magari mi sovviene il senso.
Non si mangia il nervo sciatico perchè dio aveva colpito Giacobbe lì.
Niente, continua ad essere un'assurdità.

[1]Poi Giacobbe alzò gli occhi e vide arrivare Esaù che aveva con sé quattrocento uomini. Allora distribuì i figli tra Lia, Rachele e le due schiave; [2]mise in testa le schiave con i loro figli, più indietro Lia con i suoi figli e più indietro Rachele e Giuseppe. [3]Egli passò davanti a loro e si prostrò sette volte fino a terra, mentre andava avvicinandosi al fratello. [4]Ma Esaù gli corse incontro, lo abbracciò, gli si gettò al collo, lo baciò e piansero.

Esaù piangeva pensando ai costi che aveva sostenuto per muovere 400 uomini per niente, Giacobbe piangeva perchè se l'era un po' fatta sotto. Ma ufficialmente era pianto da fratello ritrovato.

[5]Poi alzò gli occhi e vide le donne e i fanciulli e disse: «Chi sono questi con te?». Rispose: «Sono i figli di cui Dio ha favorito il tuo servo». [6]Allora si fecero avanti le schiave con i loro figli e si prostrarono. [7]Poi si fecero avanti anche Lia e i suoi figli e si prostrarono e infine si fecero avanti Rachele e Giuseppe e si prostrarono. [8]Domandò ancora: «Che è tutta questa carovana che ho incontrata?». Rispose: «E' per trovar grazia agli occhi del mio signore».

Tradotto: era per corromperti, genio!

[9]Esaù disse: «Ne ho abbastanza del mio, fratello, resti per te quello che è tuo!». [10]Ma Giacobbe disse: «No, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, accetta dalla mia mano il mio dono, perché appunto per questo io sono venuto alla tua presenza, come si viene alla presenza di Dio, e tu mi hai gradito.

Ok, tutti felici e tutti contenti. Ma a questo punto mi sovviene un interrogativo: cosa diavolo se li è portati a fare 400 uomini?

[11]Accetta il mio dono augurale che ti è stato presentato, perché Dio mi ha favorito e sono provvisto di tutto!». Così egli insistette e quegli accettò.

Ah, il vecchio trucco del far finta di rifiutare i regali! Certe cose non cambiano mai!

mercoledì, ottobre 18, 2006

[23]Durante quella notte egli si alzò, prese le due mogli, le due schiave, i suoi undici figli e passò il guado dello Iabbok. [24]Li prese, fece loro passare il torrente e fece passare anche tutti i suoi averi. [25]Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell'aurora.

Chi sarà mai quest'uomo misterioso? Secondo Studio Aperto non ci sono dubbi: l'aggressore era extracomunitario e voleva violentarlo lanciando un pitbull dal cavalcavia.

[26]Vedendo che non riusciva a vincerlo, lo colpì all'articolazione del femore e l'articolazione del femore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui.

Qui la bibbia non si premura di spiegare chi colpisce chi. Grammaticalmente parlando, sembrerebbe che Giacobbe colpisca l'avversario dietro al ginocchio e per qualche motivo invece si sloghi il suo. Ma è più logico pensare che sia stato l'aggressore! Notevole comunque, si sfidavano a colpi di judo...

[27]Quegli disse: «Lasciami andare, perché è spuntata l'aurora». Giacobbe rispose: «Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!».

"Oddio" esclamò Giacobbe "O è un vampiro o sono i falchi della notte!"
Comunque sì, capita tutti i giorni anche a me di chiedere a chi mi mena una benedizione. In un film d'azione l'aggressore avrebbe detto "ma certo, ecco la mia benedizione muahahahah!!" sferrando un calcio deciso sullo stomaco.

[28]Gli domandò: «Come ti chiami?». Rispose: «Giacobbe». [29]Riprese: «Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!». [30]Giacobbe allora gli chiese: «Dimmi il tuo nome». Gli rispose: «Perché mi chiedi il nome?». E qui lo benedisse.

Giacobbe non è che brillasse per arguzia eh! Questo ha appena detto "hai combattuto con dio" e lui chiede chi sia quello con cui si è menato.
"Scusa, misterioso aggressore, se io sono Israele perchè combatto con tutti, tutto ciò che si chiamerà così sarà circondato da gente che lo vuole sterminare?"
"Noooo tranquillo..."

lunedì, ottobre 16, 2006

Il giovane Isoruku Sakamashiro era fiero delle sue profonde convinzioni cristiane, ma non poteva farne molto parola in giro. Era infatti nato in Giappone a metà degli anni ’20, in un’epoca in cui lo shintoismo e il culto dell’imperatore erano la religione di stato. Le cose non migliorarono con la guerra contro gli USA, Sakamashiro dovette seguire il proprio culto in gran segreto, per paura che fosse indicato come spia americana.

Una cosa però era sicura: il cristianesimo sancisce che non esiste un omicidio che sia giustificato. Se si fosse trovato in battaglia, lui non avrebbe mai sparato, neanche per difendersi. Se uccideva andava all’inferno.

Per sua fortuna, non fu destinato a Iwo Jima o a Okinawa, ma a una tranquilla batteria contraerea nella città di Hiroshima.
Il tempo scorreva tranquillo, ma dopo qualche mese le notizie avevano cominciato a farsi più brutte ed strane sagome nel cielo giapponese avevano iniziato a fare capolino.

Sakamashiro riuscì a evitare di dover sparare, finchè un bel giorno di agosto accadde un fatto inconsueto. Il suo superiore, Chuici Katamoto, si avvicinò e disse:"Giovane Isoruku, so che tu coltivi la morale cristiana. Non è un problema per me, ma ho notato che non hai mai sparato un colpo e il tuo cannone è ancora avvolto nel cellophane. Se non abbatti nessun aereo, qualcuno potrà insospettirsi."

In quel momento l’aria fu solcata da un aereo americano. Uno solo! Cosa ci faceva tutto lì per conto suo?
"Sakamashiro! Devi abbatterlo!"
"Non posso, quell’aereo ha 8 uomini di equipaggio, non posso uccidere 8 uomini!"
"Ma se non lo fai ucciderà migliaia di persone! E’ un omicidio a fin di bene!"
"No, secondo la mia religione non esiste un omicidio per giusta causa! L’omicidio non è MAI la giusta via!"
"E allora come vuoi fare per fermare quegli americani?"
"Proverò a convincerli da quaggiù, magari si pentiranno e torneranno indietro! Ehiiii lassù, mi sentite? Dio non vuole che voi ci uccidiate, io ho pietà di voi quindi non vi sparo, ma voi tornare indietro!!! Oh... me ne accorgo solo ora, quell’aereo ha scritto Gay sulla carlinga... quelli non sono timorati di dio! Però non posso ucciderli lo stesso..."

Il suo superiore era allibito, come in trance, ma fu subito risvegliato da un fischio sordo. Contemporaneamente l’aereo americano virò di 180° e tornò indietro. Una luce accecante e un’onda d’urto apocalittica investirono la città, compresa la postazione del povero cristianissimo Sakamashiro.
L’ultima cosa che il giovane vide fu un immenso fungo nel cielo, poi più nulla. I suoi ultimi pensieri furono "E’ vero, saranno morte 100.000 persone, ma almeno io non ho ucciso nessuno!"


Ebbene in verità vi dico, non è la vita del giovane Sakamashiro simile a quella di un medico a cui i pazienti chiedono di staccare la spina? Non si tratta forse di scegliere di togliere una vita per fare del bene? Il giovane che si rifiuta di sparare al bombardiere causando la morte dei suoi compratrioti non è forse il medico che si rifiuta di staccare la spina causando una prolungata sofferenza a un’altra persona? Non è lo stesso principio in discussione? Ovvero, si può uccidere a fin di bene? La risposta, ci dimostra il povero Isoruku, è sì.

venerdì, ottobre 13, 2006

Ug era depresso. Sua moglie l’aveva lasciato. Per consolarsi si era preso altre 3 mogli, ma non bastava. Sconsolato, passeggiava nella brughiera in compagnia dei suoi pensieri. All’ennesima ricaduta di tristezza, scagliò una pietra davanti a sè, e vide che la pietra rotolava giù dal pendio senza fermarsi. "Uhmmm" pensò "se quella pietra può rotolare all’infinito, con una pietra più grande potrei muovermi insieme a lei! E poi la parola rolling stone mi dice qualcosa..."
Ug prese un grosso masso vicino alla sua caverna, e con molta pazienza lo intagliò fino a ottenere un disco molto spesso. Al centro ci mise un bastone, e sopra lo collegò a due assi di legno per appoggiarvi oggetti.
"Questa mia invenzione rivoluzionerà il mondo!! Non vedo l’ora di mostrarla al Santo Padre!"


Ug tornò nella caverna vaticana che tante delusioni gli aveva dato quando gli venne proibito di accendere fuochi.
"Cosa c’è stavolta?" borbottò il papa.
"Questa volta vedrà che la mia invenzione soddisferà anche la Chiesa! Si chiama ruota, serve per andare più veloci, per trasportare le merci con comodità..."
"A che serve trasportare le merci con comodità? Abbiamo già gli schiavi che lo fanno a piedi!"
"Beh" dubitò Ug "Potremmo liberare gli schiavi!"
"Non la leggi la bibbia? Abramo aveva tanti schiavi, e il signore non ha mai detto di liberarli"
"Ma comunque c’è sempre la sua prima funzione... potremo viaggiare più velocemente, conoscere nuove genti, imparare dalla loro cultura..."
"Conoscendo troppe genti la nostra identità cristiana verrà intaccata, e il mondo cadrà vittima del relativismo che nega la superiorità del nostro pensiero! Vuoi che succeda questo?" tuonò di nuovo il papa.
"No, ma potremo se non altro commerciare con loro e arricchirci un po’!"
"La ricchezza corrompe l’anima. La vostra almeno. Quella "ruota" porterà la corruzione e il gretto materialismo nella nostra epoca, la nostra identità cristiana verrà inquinata e la gente penserà di poter fare a meno della fede!"
"Ma la ruota porterà il benessere!" disse incredulo Ug.
"Il benessere terreno è fallace ed effimero, e potrebbe allontanare la gente dal vero benessere, quello spirituale!
"E questa caverna decorata con oro e diamanti?"
"E’ tutto per meglio onorare dio! E poi è quello che voi sottoposti volete. Ora fuori, la tua ruota è un dono del maligno!" terminò il papa.

giovedì, ottobre 12, 2006

<>[1]Alla mattina per tempo Làbano si alzò, baciò i figli e le figlie e li benedisse. Poi partì e ritornò a casa.
[2]Mentre Giacobbe continuava il viaggio, gli si fecero incontro gli angeli di Dio. [3]Giacobbe al vederli disse: «Questo è l'accampamento di Dio» e chiamò quel luogo Macanaim.

"Ehm.... no! Questo è il tuo, quello di dio è quello da cui siamo partiti!"
Ma a Giacobbe piaceva troppo dare nomi alle cose e ai luoghi.

[4]Poi Giacobbe mandò avanti a sé alcuni messaggeri al fratello Esaù, nel paese di Seir, la campagna di Edom. [5]Diede loro questo comando: «Direte al mio signore Esaù: Dice il tuo servo Giacobbe: Sono stato forestiero presso Làbano e vi sono restato fino ad ora. [6]Sono venuto in possesso di buoi, asini e greggi, di schiavi e schiave. Ho mandato ad informarne il mio signore, per trovare grazia ai suoi occhi».

Ah bello! Per ingraziarsi il fratello, incazzatissimo per i ecchi attriti, gli va a dire "sono diventato ricchissimo! La benedizione che ti ho ciulato funziona!"

[7]I messaggeri tornarono da Giacobbe, dicendo: «Siamo stati da tuo fratello Esaù; ora egli stesso sta venendoti incontro e ha con sé quattrocento uomini».

Che si aspettavano, il comitato di benvenuto?

[8]Giacobbe si spaventò molto e si sentì angosciato; allora divise in due accampamenti la gente che era con lui, il gregge, gli armenti e i cammelli. [9]Pensò infatti: «Se Esaù raggiunge un accampamento e lo batte, l'altro accampamento si salverà».

Un ragionamento militare che non fa una grinza, Rommel chi era a confronto? Scappare tutti no? Se Esaù ha più uomini, marcerà più lentamente, perchè farsi ammazzare metà persone?

[10]Poi Giacobbe disse: «Dio del mio padre Abramo e Dio del mio padre Isacco, Signore, che mi hai detto: Ritorna al tuo paese, nella tua patria e io ti farò del bene, [11]io sono indegno di tutta la benevolenza e di tutta la fedeltà che hai usato verso il tuo servo.

Eh, ci si accorge di tutta questa benevolenza quando ci si trova con quattrocento uomini incazzati che ti corrono dietro!
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mercoledì, ottobre 11, 2006

E se ci fosse stato un vero cristiano?

Inauguro oggi un nuovo filone di sermoni: cosa sarebbe successo se in determinati momenti della storia ci fosse stato un integralista cristiano a decidere? Se l'homo sapiens avesse inventato il cristianesimo prima ancora di imparare a camminare?

Il giovane Ug aveva appena finito la sua battuta di caccia e stava tornando nella sua caverna dalle sue mogli. Il suo nome non è che gliel'avesse dato qualcuno, semplicemente era associato per pura casualità a quel fonema.
Pioveva a dirotto, tuonava e lampeggiava, e il vento era quasi insopportabile. Mentre Ug e le mogli Ob, Pruh e Eht rosicchiavano la carne di un cervo da poco cacciato, un rumore fortissimo li spaventò.
"Oddio, è la collera divina!" urlò Eht (traduciamo per comodità i fonemi primitivi). "Beh a me sembra più un albero appena caduto" disse timidamente Ug. La moglie lo guardò malissimo perchè Ug aveva dubitato del Signore, ma dovette ricredersi quando fuori vide un albero effettivamente caduto. "E' caduto per la collera divina, però".
Una settimana dopo la pioggia era solo un ricordo, ma l'albero rinsecchito era ancora là che giaceva al suolo. Quella sera ci fu un'altra tempesta, e un rumore ancora più forte spaventò a morte la famigliola. "Eh questa volta è veramente la collera divina!" sentenziò Ob. Ug andò a vedere fuori dalla caverna, e vide l'albero caduto in fiamme. Un fulmine l'aveva colpito.
"ooooh!!" esclamò "cos'è quella strana cosa gialla attorno all'albero? emana un intenso calore!"
Ug rimase come impietrito davanti alla scoperta, tanto che non si ricordò di avere ancora in mano la coscia dell'animale che stava mangiando. Quando se ne accorse, trovò che questa strana cosa aveva alterato le sembianze della carne: ora era diversa, calda, più morbida. Era cotta!
Contemporaneamente, Ug vide che tutti gli animali fuggivano da quella strana cosa.
Insomma, questo FUOCO poteva rivelarsi davvero utile! Avrebbe potuto regalare chissà quali vantaggi all'umanità. Ug volle imparare a creare da solo il fuoco, senza bisogno di fulmini, e ci riuscì dopo molto tempo utilizzando due semplici pietre. Chiaramente bisognava sottoporre la scoperta al papa!

Ug si presentò in Vaticano, un'imponente caverna dotata di tutti i comfort, e chiese udienza al papa. Una volta dentro, prese due pietre focaie e con gran stupore del papa, accese una fiamma su un ramo.
"Con questa cosa potremo cuocere i nostri cibi, spaventare gli animali, cuocere i mattoni per costruire case migliori, e chissà quali altre cose!" gongolò Ug.
Il papa volle toccare quella strana creatura, ma subito ritirò la mano ustionata.
"Questa cosa può fare molto male! Può essere pericolosa, può uccidere!" disse allarmato il papa. "E' un'invenzione che va contro la vita, il fuoco si userà in guerra, si uccideranno persone, le case bruceranno..."
"Sì è vero, ma i benefici sono indiscutibili, mentre contro le guerre potremmo creare le Nazioni Unite, la diplomazia... potremmo godere dei benefici e tentare di limitare gli svantaggi!"
"Solo dio può decidere quando accendere un fuoco!" lo interruppe il papa "Quando vuole, fa scendere dal cielo le sue saette e crea le fiamme. Tu hai voluto sostituirti a dio con queste tue due pietre, non ne hai il diritto."
"Ma è possibile farlo con due pietre, se dio non avesse voluto non mi avrebbe fatto scoprire..."
"Silenzio" tuonò il pontefice "E' un'invenzione pericolosa e non dovrà mai essere adottata!"


Sostituite "fuoco" con "ricerca sulle staminali", "procreazione assistita" e chi più ne ha più ne metta. Tutte scoperte "pericolose che vanno contro la vita, di gente che vuole avere potere su cose che solo dio può gestire"

martedì, ottobre 10, 2006

[43]Làbano allora rispose e disse a Giacobbe: «Queste figlie sono mie figlie e questi figli sono miei figli; questo bestiame è il mio bestiame e quanto tu vedi è mio. E che potrei fare oggi a queste mie figlie o ai figli che esse hanno messi al mondo?

"questi figli sono tuoi figli ??!!" urlò Giacobbe, che in quel momento capì che tutta la sua prole derivava da una sequela di rapporti incestuosi

[44]Ebbene, vieni, concludiamo un'alleanza io e te e ci sia un testimonio tra me e te». [45]Giacobbe prese una pietra e la eresse come una stele.

Sì ecco, raccogliere pietre è la soluzione di Giacobbe per tutto!

[46]Poi disse ai suoi parenti: «Raccogliete pietre», e quelli presero pietre e ne fecero un mucchio. Poi mangiarono là su quel mucchio. [47]Làbano lo chiamò Iegar-Saaduta, mentre Giacobbe lo chiamò Gal-Ed.

Bravi, io lo chiamerei mucchio di pietre...

[48]Làbano disse: «Questo mucchio sia oggi un testimonio tra me e te»; per questo lo chiamò Gal-Ed [49]e anche Mizpa, perché disse: «Il Signore starà di vedetta tra me e te, quando noi non ci vedremo più l'un l'altro.

Un mucchio di pietre è il testimone ideale: non può essere ucciso, è sempre disponibile, e soprattutto non può parlare.

[50]Se tu maltratterai le mie figlie e se prenderai altre mogli oltre le mie figlie, non un uomo sarà con noi, ma bada, Dio sarà testimonio tra me e te». [51]Soggiunse Làbano a Giacobbe: «Ecco questo mucchio ed ecco questa stele, che io ho eretta tra me e te. [52]Questo mucchio è testimonio e questa stele è testimonio che io giuro di non oltrepassare questo mucchio dalla tua parte e che tu giuri di non oltrepassare questo mucchio e questa stele dalla mia parte per fare il male.

Cioè poligamia va bene, ma solo finchè è con le sue figlie. Alla fine il cippo e la stele sono una primordiale forma di confine. Solo in seguito si scoprì che era molto più comodo un confine lineare piuttosto che verticale.

[53]Il Dio di Abramo e il Dio di Nacor siano giudici tra di noi». Giacobbe giurò per il Terrore di suo padre Isacco. [54]Poi offrì un sacrificio sulle montagne e invitò i suoi parenti a prender cibo. Essi mangiarono e passarono la notte sulle montagne.

Ovviamente dio non dice "guardate che io sono unico eh, di dio ce n'è uno solo!!". Questo perchè mentre stava per dirlo è venuto il dio di Nacor e l'ha zittito.

domenica, ottobre 08, 2006

Sermone domenicale

In caso di divorzio, scrivi un atto di ripudio. - Deut. 24:1
(che avanti questi ebrei, i cristiani migliaia di anni dopo non ci sono ancora arrivati al divorzio)

Un uomo non si risposi con la propria moglie se lei è stata sposata con un altro. - Deut. 24:4
(ma come? Uno ha già l'atto di ripudio pronto, in caso di necessità)

L'uomo sposi la vedova del proprio fratello se questa è senza figli. - Deut. 25:5
(qualche accenno alla volontà della vedova? oibò, non ne vedo)

La vedova non si risposi fino a quando non saranno rimossi i legami con i fratelli del marito. - Deut. 25:5
(insomma un incentivo al fratricidio se tuo fratello si sposa una gran sgnacchera)

Chi seduce una vergine non ancora fidanzata le paghi la dote nuziale o, se il padre di lei non acconsente, una somma pari alla dote nuziale. - Esodo 22:15-16
(speriamo che non mi arrivi da un giorno all'altro un pacco di conti da pagare...)

Chi seduce una vergine la sposi (se lei è d'accordo a sposarsi). - Deut. 22:29
(spero non valga la regola del silenzio-consenso)

In questo caso non la si ripudi. - Deut. 22:29
(addio piano B)

Non mettere l'olio nelle offerte di cibo. - Numeri 5:15
(io volevo offrire del pinzimonio, come la mettiamo?)

Non mettere l'incenso nelle offerte di cibo. - Numeri 5:15
(vabbè neanche il cianuro se è per questo)

Non avere relazioni sessuali con tua madre. - Lev. 18:7
(toh, mi ricordo un caso opposto qualche episodio addietro nella bibbia)

Non avere relazioni sessuali con la moglie di tuo fratello. - Lev. 18:8
(prima devi ucciderlo)

Non avere relazioni sessuali con tua sorella. - Lev. 18:9
(aehm**abramo**aehm)

Non avere relazioni sessuali con la figlia della moglie di tuo padre. - Lev. 18:11
(oooooh si mettono pure a fare i giochini di parole! A casa mia la figlia di etc etc si chiama sorella)

Non avere relazioni sessuali con la figlia di tuo figlio. - Lev. 18:10
(suppongo che quando mio figlio avrà una figlia in maggiore età, quaggiù sarà chiuso per cessata attività, quindi troppi pericoli non ne vedo)


giovedì, ottobre 05, 2006

[34]Rachele aveva preso gli idoli e li aveva messi nella sella del cammello, poi vi si era seduta sopra, così Làbano frugò in tutta la tenda, ma non li trovò. [35]Essa parlò al padre: «Non si offenda il mio signore se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho quello che avviene di regola alle donne»

"Ellamadoooonna!!" (con accento milanese) disse Labano "Addirittura da non poterti alzare! Vabbè che non hanno ancora inventato gli assorbenti, ma dio bono..."

[36]Giacobbe allora si adirò e apostrofò Làbano, al quale disse: «Qual è il mio delitto, qual è il mio peccato, perché ti sia messo a inseguirmi? [37]Ora che hai frugato tra tutti i miei oggetti, che hai trovato di tutte le robe di casa tua? Mettilo qui davanti ai miei e tuoi parenti e siano essi giudici tra noi due.

ehm.... i parenti di Labano sono anche parenti di Giacobbe... ma credo che le figlie/mogli siano più dalla parte di chi ha loro fornito prestazioni per 13 anni....

[38]Vent'anni ho passato con te: le tue pecore e le tue capre non hanno abortito e i montoni del tuo gregge non ho mai mangiato.

"E come mai quel cartello "ristorante da Giacobbe, specialità agnello"?"
"Errore di battitura."

[39]Nessuna bestia sbranata ti ho portato: io ne compensavo il danno e tu reclamavi da me ciò che veniva rubato di giorno e ciò che veniva rubato di notte.

Grandioso, Giacobbe faceva anche da compagnia assicurativa, e Labano tra l'altro poteva truffarlo a piacimento facendo rubare le sue stesse pecore!

[40]Di giorno mi divorava il caldo e di notte il gelo e il sonno fuggiva dai miei occhi. [41]Vent'anni sono stato in casa tua: ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per il tuo gregge e tu hai cambiato il mio salario dieci volte.

OMMIODDIO! "ho servito 6 anni per il tuo gregge" vuol dire che voleva sposarsi anche le pecore?

[42]Se non fosse stato con me il Dio di mio padre, il Dio di Abramo e il Terrore di Isacco, tu ora mi avresti licenziato a mani vuote; ma Dio ha visto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e la scorsa notte egli ha fatto da arbitro».

"il terrore di Isacco". Bel termine per indicare l'articolo 18... per Labano era troppo incasinato licenziarlo, aveva i sindacati alle costole, e allora aveva provato con il mobbing.

mercoledì, ottobre 04, 2006

A destra, sotto i link, trovate un innocuo sondaggio: dedicateci 2 secondi, può aiutarmi a capire su che argomenti concentrarmi! Che non si dica che il Culto non è democratico!

lunedì, ottobre 02, 2006

Il diritto a morire è di chi cadeva da piccolo

C'era una volta un munifico benefattore, che regalò a un uomo un'auto. Dopo qualche decennio, per cause accidentali, la macchina si ruppe irreparabilmente e divenne inutilizzabile. L'uomo dovette, seppur a malincuore, rottamarla e liberarsene.

La domanda è: il benefattore dovrebbe opporsi al fatto che l'auto che ha regalato venga rottamata?
Chiaramente no, sarebbe la risposta: chi riceve in dono qualcosa ne diventa il possessore.

Per i cristiani evidentemente no.

La vita è un dono diddio, e pertanto non appartiene all'uomo. Se dio vuole che questo suo "dono" si riduca a una prigione, sia fatta la sua volontà. Che dire, se il cristianesimo fosse nato prima avrebbe condannato l'invenzione blasfema della ruota e del fuoco.
Fortunatamente non c'era, e ora abbiamo ruote a volontà. Ma per quanto riguarda il rispetto della vita umana, ancora non ci siamo.

Poco tempo fa mi sono trovato a perdere un aereo: ho aspettato in un piccolo aeroporto per 24 ore. Una giornata si allunga a dismisura quando puoi solo star seduto a guardare le lancette dell'orologio e la gente che, a differenza tua, non deve aspettare e sta per imbarcarsi.
Ecco, sono state per me 24 ore traumatiche. Immaginatevi dunque questa condizione, aspettare guardando le lancette, protratta per il resto di una vita umana. Non prigioniero di un piccolo aeroporto di provincia, ma del proprio stesso corpo. Odiare quella prigione a tal punto da disprezzare la propria vita, che ormai non può più assumere alcun connotato positivo.
Il diritto alla morte è legato al diritto alla vita così come un'ombra è legata a un corpo.
Eppure qualcuno, in abito ingioiellato, non lo permette. "Difendere la vita", dicono. Ciò che è difeso è solo un'antica concezione delle cose che non deve trovare spazio in una società evoluta.
I cristiani non ritengono che una persona sia responsabile della propria vita, la deresponsabilizzazione è uno dei tratti più salienti di questa religione: la persona debole sente il bisogno di sentirsi subordinato a qualcuno di importante che sa quello che fa. E per convincersi che questa concezione corrisponde a realtà, rinuncia di propria volontà a una serie di diritti elementari, quale appunto il diritto di gestire la propria vita e, all'occorrenza, di terminarla.
Non solo: inibisce lo stesso diritto a chi è libero da questi complessi.
Perchè io, se per una qualsiasi causa, diventassi un soprammobile paralizzato dai capelli in giù, non potrei decidere di morire dignitosamente? La risposta "perchè i cristiani non vogliono" è poco soddisfacente per uno che ha perso tutto, che sa di aver sparato l'ultima cartuccia e non vuole finire come una pianta da salotto.
E tutto questo perchè? "Perchè la vita è un dono diddio". Buffonate: se davvero fosse così, allora diventerebbe molto presto mia per usucapione. Già, perchè non è stato un omino invisibile a modellarla. IO ho imparato a camminare, IO ho imparato a parlare, IO ho imparato a scrivere, IO mi sono subito le prese in giro delle elementari, IO ho plasmato la mia personalità scegliendo interessi, priorità e convinzioni, IO ho conquistato le mie glorie e ho subito le mie disfatte. Io, non dio. E quindi IO devo poter decidere quando questa vita che ho coltivato e innaffiato per anni deve finire.
Grazie, benefattore, della macchina. Ma ora non può più muoversi e non posso ripararla, quindi non puoi impedirmi di liberarmene perchè mi occupa spazio in garage.