domenica, agosto 20, 2006

NAPOLI - L'arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, prega la Madonna per ottenere uno stop alle violenze a Napoli.

Apperò! Facciamo due conti!
  • Se lui prega per ottenere la fine della criminalità, implicitamente dice che non è d'accordo col disegno divino e chiede di cambiarlo.
  • Se prega la madonna, ritiene lei responsabile. Se non altro per il fatto di non essere ancora intervenuta.
  • Se la madonna intervenisse, dovrebbe entrare nelle menti di migliaia di persone e convincere loro di smetterla col crimine. Boom dei ritorni a scuola, e la polizia non viene più bersagliata quando interviene. Ora mi domando: chissà che sensazione si prova quando una divinità si intrufola nei tuoi neuroni e viaggia attraverso le tue sinapsi invertendo il tuo pensiero. E il libero arbitrio, l'abbiamo lasciato negli altri pantaloni?
  • Questa richiesta implica che, naturalmente, non è colpa di nessuno se c'è questa situazione. E' un flagello divino, e bisogna chiedere aiuto al divino per venirne fuori, con le proprie forze non ci si riesce.
  • Ma visto che la madonna è tanto potente, perchè chiedere di fermare la criminalità solo a Napoli? E le altre città, poverine?

E segnaliamo l'ultima uscita del papa:

CASTELGANDOLFO (Roma) - Il troppo lavoro rischia indurire il cuore, anche quello del Papa e dei suoi più "alti" collaboratori. Il monito arriva direttamente da Benedetto XVI e per farlo si serve di alcune frasi riportate nel "De consideratione", un breve scritto che San Bernardo indirizzò al papa Eugenio III, già proprio discepolo al monastero cistercense di Chiaravalle.

Il Pontefice durante l'Angelus ai fedeli riuniti nel cortile della residenza estiva di Castel Gandolfo, ha voluto sottolineare così che è bene "guardarsi
dai pericoli di una attività eccessiva, qualunque sia la condizione e l'ufficio che si ricopre, perché le molte occupazioni conducono spesso alla durezza del cuore", aggiungendo anche "quanto sia utile" il richiamo del santo, vissuto tra l'XI e il XII secolo, al primato della preghiera e della contemplazione. Sull'esempio di San Bernardo il Pontefice ha poi sottolineato l'importanza "del raccoglimento interiore quale elemento essenziale della pietà".

Insomma, non coltivate troppe attività, non lavorate sodo, perchè l'importante è pregare. Un'ottima lezione di vita che non può che migliorare questo nostro secolo.

Oh basta, questo mondo mi ha stufato, credo che affogherò questo strazio nei kaiserschmarrn fino a venerdì! Andate in pace.

4 commenti:

Firewoman ha detto...

il santo protettore dei tossici? San Pera?

Davide ha detto...

@seraphsephirot: certo, come dici tu, molti criminali sono religiosi, ma questo non è certo un vincolo, durante la settimana rubano, taglieggiano e accoppano, poi la domenica vanno in chiesa a chiedere perdono. Siccome che io sappia la Madonna non ha mai detto a nessuno e ad alta voce "vai figliolo sei perdonato", dubito che farà mai il contrario. Perciò i criminali chiedono perdono e siccome chi tace acconsente alla fine è tutto a posto.Inoltre i criminali hanno superato una grande tragedia come la scomunica dei mafiosi, perciò ormai sono vaccinati. Per quanto rigurda il commento del Papa, la risposta è una sola "se me lo da lui lo stipendio, invece di chiedere soldi e cercare di non pagare le tasse, io faccio anche a meno di passare la domenica davanti al pc".
Ciao e buona strafogata al Messia.

Pipino il Breve ha detto...

Ricapitoliamo:

- bisogna non ammazzarsi di lavoro
- bisogna pregare
- il lavoro del papa è pregare

credo di non trovare una soluzione..

sulla criminalità lasciamo perdere:
se per caso non scomparisse devo pensare che alla madonna piace così o che non sta a sentire?
se scomparisse come la mettiamo cn tutte le altre sfighe del mondo?

Firewoman ha detto...

un insieme di parassiti quale è il clero non credo capisca che si lavora per vivere, anzi per sopravvivere...