mercoledì, gennaio 03, 2007

Il cammino della fede - parte 2: il rapporto infantile con dio e la comunione

Sono sempre stato una buona forchetta. Anzi, una forchetta poderosa. Un forcone. Senza contadino. Ai bambini di solito per dar da mangiare i genitori dicono "questo è per la mamma, questo è per il papà" mentre imboccano un cucchiaino di sostanze più o meno organiche. Con me dicevano "questo è DELLA mamma, ridaglielo". E' più o meno la politica sul cibo che ho seguito finora, conscio della mia fortuna di non conoscere il vocabolo "ingrassare". In sintesi, la mia vita è stata una continua ricerca di peccati di gola più ecclatanti. Eppure.... quella cosa! Quella maledetta cosa, io non potevo averla. Quella che tutti facevano la fila per prendere, in chiesa.
"Cosa fanno?"
"Fanno la comunione, mangiano la particola."
"E perchè io non posso?"
"Sei ancora troppo piccolo"
"Vabbè ma guarda che ormai i denti li ho, posso masticarla benissimo eh!"

Presto la comunione cominciò a rivestire un significato speciale per il sottoscritto: era uno degli ultimi atti della messa, voleva dire che c'eravamo quasi, ero quasi libero. Una predichetta, una preghierina, poi "la messa è finita, andate in p....." e già di me era rimasto solo il movimento d'aria che faceva sbattere la porta.
Ma verrà il giorno in cui sfaterò l'ultimo tabù gastronomico della mia vita (molti anni dopo, in Cina, avrei capito che di tabù da sfatare ne avevo ancora parecchi in realtà), un giorno farò anch'io la comunione.
Era ovviamente periodo di scuole elementari. Avrò avuto 8 anni, più o meno. Già cominciavano a manifestarsi strani interessi e peculiari passioni. L'edicolante mi teneva sempre da parte "Il magico mondo di minerali e gemme", un'enorme enciclopedia in fascicoli su tutto ciò che riguarda la geologia. Eh, quelli erano bei tempi. Ora le uscite in fascicoli propongono "trattori da collezione" (e chi non ha mai sognato di avere modelli di trattori...)! Ovviamente avevo già finito di collezionare libri ed episodi di "esplorando il corpo umano", si capisce. Tutto questo apparentemente inutile excursus serve a far capire dove fosse scivolata la religione tra le mie priorità.
Non era ancora dimenticata però. Alle volte c'era ancora modo di usare dio. Un bambino che, a causa della sua ostinazione a ignorare sistematicamente i compiti per casa (pratica inutile e adatta a convenzionali bambini-yesmen), tornava sempre a casa con una nota da firmare, trovava utile conforto in dio. "Dio, fai in modo che domani la maestra non si ricordi di avermi dato la nota, grazie amen buonanotte che ho sonno ora!". In effetti la mia tattica era non farle mai firmare, prima o poi le maestre se ne dimenticavano. E in questo dio mi aiutava. Era più utile del mio compagno di banco!

Ed era anche un vero pollo, perchè io chiedevo, chiedevo, promettevo, lui mi accontentava e poi si chiudeva la comunicazione. La comunicazione era una cosa importante, una scienza esatta: ero convinto che tutto ciò che dici in mezzo a due segni della croce fosse detto a dio. Poteva anche darsi che inavvertitamente una volta ne avessi fatto 1 solo, oppure 3, quindi a dio parlavo durante la vita quotidiana, con imprecazioni e porconi compresi nel prezzo, e le uniche cose che lui non sentiva fossero le preghiere. Quello sarebbe stato decisamente divertente. Ad ogni modo, mantenevo giusto un rapporto di comodo con dio. Lui mi serviva, era onnipotente, cosa gli costava entrare nella mente delle maestre e lavorare sulle loro sinapsi per fare il modo che non mi controllassero il diario? Tanto poi il resto lo facevo io! Trucchi del calibro di comprare 3 diari uguali all'inizio dell'anno, e alla prima nota sul primo prendere il secondo, trascriverci tutto e presentarsi dicendo "nota? che nota? qui non c'è niente, e non mi sembra che manchino pagine". Chissà perchè poi ero convinto di avere lo stesso bisogno di dio... ero comunque consapevole che lo stavo usando come una pedina. L'unica cosa su cui non si scherzava era lo spirito del nonno. Se ci parlavo, era seriamente. Eccheccazzo, lui era decisamente più potente di dio! se avessero fatto a botte, il nonno avrebbe battuto dio come un'incudine, per cui non chiedevo piccolezze del genere.

Attraverso questo tribolato rapporto con dio, arriva finalmente la preparazione per la prima comunione. In realtà il catechismo non si era mai fermato, ma chi è che frequenta un corso universitario dove non sei obbligato a presenziare e tutto il programma sta scritto nel libro? A quanto pare, nella mia parrocchia, tutti tranne me. Ma non potevano rifiutare il mio sincero pentimento.
"E' da mesi che non vieni a catechismo"
"Sì ma sono cambiato ora"
"Ok."
Evidentemente il fatto che mi fossi presentato puntualmente all'inizio della preparazione non era sospetto.
Il catechismo scorre tranquillo, le cose sono un po' le stesse. Pezzi del vangelo, parla di discepoli, fantasmi, e tutte quelle robe là.
"Scusi, educatrice" (il termine con cui voleva essere chiamata, col senno di poi, lo definirei RIVOLTANTE) "ma sulla bibbia dicevano occhio per occhio e dente per dente. Si fa così, o si porge l'altra guancia come c'è scritto qui?"
"Tutt'e due. Gesù ha solo completato la bibbia"
"Quindi guancia per guancia?"
"No! In pratica..."
"Porgere l'altra guancia quando uno ti porge la sua?"
"NO!!"
"Porgere l'altro occhio e l'altro dente?"
"Basta, vai fuori dall'aula"
"Sì, educatrice"
Intanto il mio atto di presenza l'avevo fatto. Giova ricordare che nonostante il mio disinteresse per l'argomento vangelo, conoscevo molto bene la bibbia, perchè la maestra di religione delle elementari era tutto sommato simpatica ed insegnava bene.
Arriva il fatidico giorno. La prova preliminare. Simulazione di comunione, insomma, si può mangiare quella specie di cracker morbido.
"Ecco, mangiatene una, mi raccomando non passatevela nel palato"
"Ma non abbiamo ancora fatto la cerimonia, possiamo già?"
"Sì, perchè queste non sono consacrate"
"E cosa succede quando si consacrano, don piero?"
"Diventano il corpo di cristo"
"il corpo di cristo? Ma.... gesù era un cracker?"
"E' un simbolo, è come se con la particola ci unissimo al cristo"
"Ma non è irrispettoso mangiarlo?"
E avanti così.
Il giorno dopo è l'ora.

LA PRIMA COMUNIONE!! Siamo tutti vestiti di bianco. Vicino a me c'è la meglio gioventù di "Peraga di Vigonza tra parentesi Piddì". Solo in seguito realizzai che la targa automobilistica della mia città è anche l'acronimo di una nota bestemmia. Ma si diceva della gioventù. Vicino a me c'era il piccolo Marco. Famiglia di contadini, non conosceva altra lingua che il dialetto veneto. Prima di entrare in chiesa, e subito dopo, tirava un poderoso e corroborante bestemmione. Oppure il minuscolo Simone, che sospetto non stesse nemmeno capendo che stava succedendo, e stesse pensando ancora alla recita scolastica del giorno prima in cui doveva dire solo una battuta, "ti manca il naso" (fu salvato dall'entrata in scena del pittore interpretato da me, dovevo dire "questo sporco mondo" ma lo reinterpretai "porco mondo" per la gioia dei docenti), e riuscì a dimenticare anche quella. E poi c'ero io.

Ora, rituale della comunione. Innnzitutto devi essere confessato. Non puoi avere l'anima sporca. Chi si immaginava questa cosa immateriale dentro di noi annerita e impolverata.... tu pensa ai poveretti che vivevano in città. Comunque ci si confessa.
"Cos'hai da dirmi?"
"Beh don piero, ci siamo visto 5 minuti fa...."
"Sì, e poi?" (quando confessava, sapeva dire solo "sì, e poi?" quindi suppongo l'avesse detto anche quella volta, nonostante non ricordi con precisione)
Messa solenne, il prete per bullarsi dei suoi giovani virgulti fa una domanda a noi seduti nelle prime file. La risposta era "Zaccheo". Io urlai "Zaccaria", and there was much rejoycing.
Poi, mangiare la particola. Dunnnnnque, per mangiare correttamente cristo, o insomma quello che è quel robo, mettere le mani in una posizione questuante simile alla ricezione della pallavolo con i pollici aperti, sentire il prete dire "il corpo di cristo" per ognuno... ok grazie, ma ci sento bene, ero qui quando l'hai detto al tipo davanti a me! Poi mangiare, fare una faccia come per dire "sto meditando, non sto solo mangiando! Sto sentendo il corpo di cristo dentro di me! Sta scalciando, oh come si dimena! Ecco, ho avuto l'ispirazione mistica e ora posso mandar giù. Posso....?"
Dopo 6-7 volte ti risparmi pure la faccia buffa e mangi tutto d'un fiato.
E la cosa più importante: cerca con lo sguardo un bambino più piccolo di te. Digli con gli occhi "sì, io posso. Tu no, perchè non sei abbastanza grande. Io invece sono grande."

Come se la particola non fosse un pasto più che lauto, dopo la cerimonia attende un grande pranzo col parentado. E tanti regali, finalmente. Me li ricordo ancora. Un orologio (un normale swatch eh, mica uno di quelli del tipo "per sempre" che accorrono in tuo aiuto quando ti sparano e si mettono tra te e il proiettile), poi una radio (quando ancora erano abbastanza grandi da sembrare bei regali) e, il migliore, un microscopio. Non so se mi spiego, un microscopio! Con delle uova di nonsoche, forse di gambero, da coltivare in laboratorio e osservare. Quale migliore gaffe involontaria anticlericale! Il giorno della mia unione con cristo fattosi cracker, mi viene regalato il simbolo stesso della scienza, dell'odiato nemico materialista che prezenta ein visione di fita sentza tio e..... hmmm mi sto facendo prendere la mano.

Allora adesso è fatta, no? Non vedo altre cose che in chiesa la gente fa e io no. Ho finito, il cammino è finito e vado in pace, giusto? Ennò. C'è la cresima. La cresima??? E com'è che non vedo nessuno fare la cresima ogni domenica?
"No, la cresima è l'entrata nel gregge di dio"
"Si mangia?"
"No"
"Ok perfetto"
E quello fu in pratica l'ultimo atto della mia permanenza a catechismo. Ne avrei subito le conseguenze?

.....to be continued

24 commenti:

Uyulala ha detto...

Io ho qualche anno più di te, e all'epoca ci dicevano che solo il sacerdote poteva toccare l'ostia consacrata. Ci dicevano anche che l'ostia andava inghiottita intera. E per me è sempre stato un grosso guaio, ho sempre avuto un'abilità speciale nell'incollare l'ostia al palato... Un disastro!

Anonimo ha detto...

sei un grande ahaha!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

ciao volevo dirti ke preferisco quando parli della bibbia perkè primo non è interessante del perkè tu odi la religione cattolica secondo,ehm, non sei proprio molto bravo a scrivere..
Cmq ti leggo sempre saluti diego

Anonimo ha detto...

ciao volevo dirti ke preferisco quando parli della bibbia perkè primo non è interessante del perkè tu odi la religione cattolica secondo,ehm, non sei proprio molto bravo a scrivere..
Cmq ti leggo sempre saluti diego

gabrus ha detto...

parlo da non credente, ma non pensi di essere troppo semplicistico nel parlare di una funzione complessa come l'eucaristia? la tua superficialità ti rende poco comico.
gabriele

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

eh, lo so che le c seguite dalle h sono fuori moda, mi si perdonerà la mia ostinazione a insistere.

fondamentalmente scrivo quello che mi passa per la testa, visto che ciò che scrivi controvoglia non ti verrà mai bene. quindi se non mi gira di fare un passo della bibbia, non lo scrivo

posso solo dirti che il senso di questi post non è far sapere al mondo come sono arrivato a pensarla così ("autobiografie di gente che si riteneva tanto importante da raccontare la propria vita" diceva Montag su Farenheit 451). Questa può essere la genesi di qualsiasi anticlericale, e tutti gli altri che nei commenti integrano con le proprie esperienze dimostrano di aver capito lo spirito

Anonimo ha detto...

@gabriele: E' proprio la superficialità con cui affronta la cosa che lo rende comico...
Se analizzasse la cosa più in specifico, rischierebbe di essere palloso.
Non trovi?

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

non si tratta di semplicizzare per il gusto di farlo.
un bambino le cose le vede così, puoi dirgli del valore intrinseco di questo e quello, ma fondamentalmente ha una capacità molto limitata di processare questi input, quindi o si abbandona nel semplice ripetere quello che gli viene detto (senza capirlo), o ci ragiona su e trae le sue conclusioni. Le quali, essendo partorite dalla mente di un bambino, sono per forza semplicistiche.

ORA posso capire benissimo cos'è l'eucarestia. Ma il senso di questa storia non è dire come la vedo ORA. E visti che tutti hanno avuto 8 anni almeno una volta nella vita, è innegabile che tutti abbiano passato la fase in cui si tendeva a semplicizzare tutto.

Anonimo ha detto...

@il messia:
Se, come dici, non scrivi un'autobiografia e non pretendi di inviare un messaggio, riporti la tua storia di bambino per far sorridere chi legge (alemeno così penso). Scegli quindi di ironizzare l'eucarestia semplificandola e filtrandola con gli occhi di un bambino. Che poi sia veramente andata così o no, non importa. Alla fine è il risultato che conta: Semplificando una cosa l'hai resa divertente.

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

in realtà c'è sempre un messaggio, se voglio far ridere senza comunicare niente metto uno sketch dei Monty Python.
Il bambino della storia (in questo caso riferito a me, ma sono sicuro che c'è molta gente che può pensare "potevo benissimo essere io") è stato un fallimento TOTALE dell'educazione cattolica, sente delle cose dagli "educatori", ci riflette con la sua mente e trae le conclusioni opposte rispetto a quello che gli adulti vorrebbero. Di più, fa credere agli adulti di aver imparato, e questi sono tanto ingenui da fidarsi, e fidandosi sono portati a pensare che il metodo funzioni. Insomma, tra le altre cose, ho concepito tutto questo come satira del sistema educativo cattolico.

Anonimo ha detto...

"Trucchi del calibro di comprare 3 diari uguali all'inizio dell'anno"

Ma sei un genio!!!! :-DDDD

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

a dire il vero nei primi tempi si arrivava a un'average per day di 400 visite e 600 view. non guardo molto queste cose, a parte farmi due risate ogni tanto leggendo i criteri di ricerca con cui la gente trova il blog

Selene ha detto...

Caro Messia, sono d'accordo con te quando dici

"non si tratta di semplicizzare per il gusto di farlo.
un bambino le cose le vede così, puoi dirgli del valore intrinseco di questo e quello, ma fondamentalmente ha una capacità molto limitata di processare questi input, quindi o si abbandona nel semplice ripetere quello che gli viene detto (senza capirlo), o ci ragiona su e trae le sue conclusioni. Le quali, essendo partorite dalla mente di un bambino, sono per forza semplicistiche."

Io la prima comunione (previo catechismo, a cui mancavo spesso e volentieri!) l'ho fatta a quasi 10 anni, perché ho aspettato che mia sorella compisse 8 anni per farla insieme.

Però a 8 anni, mentre ero in vacanza al paese di mio padre, una domenica sono andata a messa con alcuni bambini conosciuti sul posto.
Al momento dell'Eucarestia i miei nuovi amici, tutti più grandi di me, si sono alzati per andare a prendere l'ostia e io, su loro invito, li ho seguiti.

Quindi la prima comunione l'ho fatta "prima della prima"!!!

E a questo punto direi che i bambini che mi hanno invitato a farla con loro non avevano ben compreso la faccenda: forse anche loro hanno saltato qualche lezione di catechismo!

Anonimo ha detto...

Ma che superficilità. È genialità.
Inoltre...no questo non lo scrivo. Ma (anonimo) come cavolo fai a dire che il messia non scrive tanto bene!!...
Basta, La Maddalena si fermerà a questo semplice atto di indignazione profonda altrimenti sfocerei nel blasfemo, e non nel blasfemo educato del Messia.
Inoltre io trovo interessantissima la sua esperienza diretta di come ha vissuto quei momenti.
Perché la leggo e rivedo tutto quello che ho passato e io e mi mangio le mani per non essere mai stata così sagace!!
Mannaggia alla mia banalità!

Messia cresimami tu! Fondiamo un gregge del messia!

Anonimo ha detto...

è finita più o meno allo stesso modo anche per me...

Anonimo ha detto...

Caro messia 6 un genio trovo che un'esperienza cm questa sia condivisa da tutti... io a 11 anni ero chirichetto della parocchia di santa maria di sala dovresti conoscerla... ora sono ateo convinto ti sto facendo pubblicità tra tutti quelli che conosco w Nietzsche w il messia

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

direi di sì, ci abito a una decina di km di distanza

Anonimo ha detto...

Ciao messia, sono sempre Diego. Non volevo offenderti dicendo che non sei bravo a scrivere tantomeno usando le k al posto del ch, solo che quando tu crei un blog che ha una certa direzione, mi aspetto che questa direzione venga mantenuta. Non dico che questo debba essere fatto per forza, ma questo intervento oltre ad essere difficile da leggere(ed è questo che intendo dicendo che "non sei proprio molto bravo a scrivere") in quanto non riesce ad intrattenere il lettore,almeno questo è quanto mi è parso. Se tu ad esempio leggi il blog di mirumir troverai post molto lunghi,ma sempre di piacevole lettura,mentre in questo caso il tuo post non solamente non è divertente, ma è altresì troppo lungo e monotono,e di sicuro non riesce ad intrattenere il lettore,almeno non me.Saluti, Diego.

Anonimo ha detto...

Credo che onestamente tu sia l'unico a non essersi sentito divertito e/o intrattenuto da questo post del Messia, come puoi vedere da tutti gli altri post.
Personalmente l'ho letto tutto d'un fiato, era divertente e sagace.

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

è normale, ognuno ha qualche stile che non riesce a mandar giù e gli risulta indigesto. Se dovessi fare un paragone, con le dovute proporzioni, direi che ho inconsciamente adottato lo stile del Catcher in the Rhye di Salinger, con qualche spolverata di stream of consciousness à la Joyce.

se alcune persone leggono un libro tutto d'un fiato mentre altre faticano ad arrivare a metà c'è un motivo.

Anonimo ha detto...

Si, immagino che sia questione di attitudine e gusti personali.

Anonimo ha detto...

ok ci sto.
Diego

Anonimo ha detto...

il guaio è che non è il messia che ha preso l'argomento con superficialità.. è il catechismo che lo prende così!! non insegnano nulla sulla religione cattolica, ti dicono semplicemente per anni che devi aiutare il prossimo, fare beneficenza, perdonare ecc.. e se anche ti venisse una domanda "seria": a chi chiedi? alla catechista? saprebbe rispondere? da questo post pare evidente che no! chiedi al prete durante le lezioni di gruppo? gli altri bambini non te lo perdoneranno... morale: arrivi alla cresima che non sai nulla sui precetti della religione a cui devi decidere di prender parte, figuriamoci che io non ho ancora capito cosa diavolo è il timor di dio!
e la cosa più bella comunque è la cresima a 12anni.. dovrebbe essere la scelta consapevole del cristianesimo, visto che al momento del battesimo sono tuoi a decidere per te.. o almeno così mi avevan detto.. ma ti pare che uno a 12anni sia minimamente in grado di fare una scelta del genere?!?
Alef

Firewoman ha detto...

@ Diego: sì mi sa che sia una questione di gusti di stili di lettura, perchè io l'ho letto in pochi secondi questo post e mi sono sbellicata dal ridere, oltre a trovare lo stile si scrittura molto ben articolato...
Ad esempio, l'umorismo di Leo Ortolani divide la gente in due: chi proprio non capisce le sue battute, e chi le trova geniali (io sono in questa seconda categoria).
Oppure prendi l'umorismo inglese: secondo me è superiore al nostro, più fine, e proprio per questo molti non riescono a starci dietro, e preferiscono i vari film di Natale di Boldi e De Sica che io trovo di un umorismo stile buccia di banana...
Insomma siamo tutti diversi, ed è bene che sia così.

@ il messia: i Monty Piton non avrebbero un messaggio??? ma come!!!