venerdì, luglio 07, 2006

[1]Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!»

Chiamandolo così mentre faceva il bagno ed era solo in casa inaugurò la sua tendenza a far squillare i telefoni non appena uno è minimamente occupato o rilassato.

Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, và nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò».


"Ma è uno scherzo? E' come quella volta che mi avevi detto che i miei erano morti, vero?"

[3]Abramo si alzò di buon mattino, sellò l'asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l'olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. [4]Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. [5]Allora Abramo disse ai suoi servi: «Fermatevi qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi». [6]Abramo prese la legna dell'olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutt'e due insieme.

"La caricò sul figlio Isacco"?? Oh Abramo, vabbè che devi ucciderlo, ma devi accoltellarlo, non spezzargli la schiena e fargli venire un'ernia al disco.

[7]Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov'è l'agnello per l'olocausto?». [8]Abramo rispose: «Dio stesso provvederà l'agnello per l'olocausto, figlio mio!». Proseguirono tutt'e due insieme; [9]così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l'altare, collocò la legna, legò il figlio Isacco e lo depose sull'altare, sopra la legna.

Isacco aveva ereditato dal padre l'ingenuità. Non gli ha nemmeno sfiorato il cervello la domanda "se è dio a darti l'agnello, che se ne fa del sacrificio, quando tanto era già suo?". Quando Abramo lo legò, continuò "papi, allora l'agnello quando arriva?"
Abramo non sapeva più che dire "ehm... facciamo così, io ti accoltello, e l'odore del sangue attirerà gli agnelli... eh gli agnelli di questo posto sono predatori molto feroci!"
"Ah ok papi, per un attimo credevo volessi sacrificare me!"

[10]Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. [11]Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!»

Ancora con sto "eccomi"... ma che, ha imparato a dirlo negli ultimi tempi? Cioè, stai ammazzando tuo figlio, e rispondi come se niente fosse... "eccomi! oh ciao angelo del signore, come va?"

[12]L'angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio».


No guarda, io temo dio, ma è a lui che non ho rifiutato il figlio, tu che c'entri? Lo volevi anche tu?

[13]Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio 14]Abramo chiamò quel luogo: «Il Signore provvede», perciò oggi si dice: «Sul monte il Signore provvede».

Eh sì lo si sente dire spesso. Sorvoliamo sulla fantasia cartografica di Abramo, meglio...

5 commenti:

SASSI (Società Anonima Sperimentazione Su Idioti) ha detto...

Non sono schierato politicamente, ma amo zapatero. uno va in spagna a dir loro cosa fare, il minimo è mostrare disinteresse disertando la messa

Nickde ha detto...

In realtà non immolarono l'ariete sull'altare, lo sodomizzarono lì dov'era, nel cespuglio (approfittando del fatto che fosse incastrato). Così nacque la zoofilia. E se l'ariete è così coglione da rimanere impigliato peggio per lui, se lo merita pure.

Firewoman ha detto...

Volevo ribattere a una frase di Lorenzo Masotti: “Il comportamento personale dei cattolici riguarda solo loro, la Chiesa e Dio per chi ci crede.”
Lo so che l’ha scritta tempo fa e probabilmente non legge più questo “sito di perdizione” ma sono comunque riflessioni rivolte a chi, come lui, crede incondizionatamente nella Chiesa e nel suo operato, senza mai farsi cogliere da qualche dubbio.
Nello stesso post mi accusava di parlare di molte cose diverse, ma si da il caso che la logica consiste proprio nel collegare tra loro argomenti all’apparenza differenti, e in effetti logica e fede non hanno molte cose in comune, quindi non vi stupirete se ricommetterò lo stesso crimine.
Parto dunque da quattro fatti diversi (?):
La religione ebraica impone agli uomini la circoncisione.
Le religioni islamica e animista impongono alle donne l’infibulazione.
La religione cristiana vieta il divorzio, l’aborto, la masturbazione e l’uso degli anticoncezionali.
La setta dei testimoni di Geova vieta la trasfusione di sangue.

Potrei andare avanti ancora molto, ma mi fermo qua, sono fatti conosciuti da tutti. Ora, è ovvio che gli argomenti che ho tirato in ballo sono diversi tra loro per entità, è chiaro che mentre la circoncisione ebraica non comporta particolare dolore e problemi di salute sia fisica che mentale, l’infibulazione musulmana sì. Altrettanto ovvio è il fatto che mentre un aborto o un divorzio possono cambiare la vita di una persona, il farsi o non farsi una sega è meno grave. Ma la mia riflessione vuole vertere su un altro punto, e cioè che si tratta sempre di imposizioni religiose. E la loro forza sulle persone cui si rivolgono è proporzionata all’influenza che la religione ha nella politica. Dove la religione è legge, tutti sono tenuti a rispettarla, pena la morte fisica o sociale. Dove la religione non ha potere temporale, la seguono solo i credenti, e gli altri sono liberi di non farlo. Questo ha sottolineato Lorenzo Masotti. Come a dire: “Di che t’impicci? Nessuno bussa alla tua porta e ti costringe a fare qualcosa.”
Certo, non solo nessun cristiano mi impedisce di usare metodi contraccettivi, ma nemmeno nessun islamico mi viene a dire di indossare il burca, e quando suonano i testimoni di Geova semplicemente non rispondo al citofono. Ma non è questo il punto.
Le donne islamiche si farebbero infibulare anche se la religione non fosse così potente politicamente, perché sono convinte che quella pratica è necessaria,è Allah che lo vuole, e sono loro stesse a infliggerla alle proprie figlie. Anche quando vengono in un paese occidentale, dove in teoria non c’è nessuno che le obbliga. E non è diverso dai giovani sposini cristiani che per non disperdere il seme fanno sesso solo quando in teoria lei non dovrebbe rimanere incinta, rimanendo frustrati gli altri giorni del mese.
Voglio dire che la religione ti entra dentro, al di là della logica, e ti obblighi tu stesso a compiere azioni contrarie alla natura (scientificamente, masturbarsi è una pratica semplicemente necessaria), quindi quello che tutte le religioni fanno è di inculcare nella mente delle persone più influenzabili il concetto del peccato e della punizione divina, per giustificare sé stesse. Se la gente non avesse paura dell’al di là, tutta la cricca ecclesiastica sarebbe vista per quello che è: una manica di parassiti non produttivi della società.
Ora, siccome ritengo a dir poco barbarico imporre qualcosa a qualcun altro, perché dovrei scandalizzarmi delle imposizioni nel nome di Allah che fanno alle donne nello Yemen, e lasciar correre le imposizioni, magari più leggere, ma sempre imposizioni, che succedono qui in Italia? Questa è la prima ragione del perché mi impiccio. La seconda è che PER IL MOMENTO la religione cristiana non ha il potere di impormi alcunché, come invece l’ha avuto in passato, ma chi mi garantisce che in futuro, magari in seguito a tracolli finanziari e instabilità varie, non lo riconquisti? Per me è un dovere civico evitare che la religione, qualsiasi religione, diventi troppo potente. Basta guardarsi intorno: tutti i paesi dominati dalla religione, sono quelli con il tasso di povertà e di soprusi più alto al mondo. Perché, in fondo in fondo, una religione molto forte altro non è che una dittatura, come lo sono state le varie dittature di sinistra e di destra del passato. Ogni volta che qualcuno IMPONE il proprio pensiero agli altri, può generare solo sofferenze. E non m’importa che sia un pensiero capitalista, comunista, buddista, taoista, cristiano, o di vattelapesca.
Un’ultima considerazione, e scusatemi per il post tanto lungo. Il Masotti a un certo punto mi ha detto che sono libera di fare pompini al primo che incontro per strada, in seguito alla mia affermazione secondo il quale è un atto sessuale su cui la Chiesa non dovrebbe pronunciarsi, ognuno è libero di fare quel che vuole tra le pareti della propria camera.
Il modo in cui ha ribattuto è stato parecchio crudo, tenuto conto che non mi conosce e non sa minimamente quale sia il mio comportamento in proposito (li faccio, non li faccio, a chi), ma semplicemente per il fatto che difendo la possibilità che la gente possa farli e farseli fare, mi attribuisce le funzioni di una puttana. Ecco, da questo e più da altre cose è saltata fuori la mentalità bigotta: se io difendo a spada tratta LA LIBERTA’ di esprimersi che so, colorandosi i capelli di viola, non vuol dire che io me li tingerei mai di viola. Se io difendo la scelta dell’aborto, non vuol dire che io farei questa scelta. E’ chiara l’importanza di difendere la possibilità che ognuno esprima le proprie idee, anche quando non si condividono?
Amen.

Zer0 ha detto...
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Zer0 ha detto...

Non credo nelle tue idee, ma darò la vita affinchè tu sia libero di poterle esprimere